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MONDO, SCATTA L’ORA DELLA CUCINA ITALIANA CAPACE DI ABBATTERE FUSI ORARI E ATTRAVERSARE LATITUDINI. DOMANI È L’“INTERNATIONAL DAY OF ITALIAN CUISINES” CON CHEF E ITALIAN FOOD LOVERS CHE PREPARERANNO TUTTI INSIEME UN GRANDE CLASSICO: L’OSSUBUCO

Non Solo Vino
La cucina italiana celebrata nel mondo

Abbattere i fusi orari ed oltrepassare tutte le latitudini, un piccolo miracolo che, forse, solo alla buona tavola può riuscire: e alla cucina italiana, vera portabandiera del made in Italy nel mondo, con i suoi milioni di estimatori in tutto il globo e tante grandi e piccole case history di successo in molti Paesi, tra ristoranti e locali o chef italiani che hanno reso celebri molte cucine, se solo si guarda molto lontano, all’ultimo esempio di successo ad Hong Kong, dove ai fornelli dell’“8 ½ Bombana” c’è l’unico italiano fresco di 3 stelle Michelin, Umberto Bombana, oltre i confini nazionali. E se le ultime tendenze, dopo l’epoca della spettacolarizzazione ad ogni costo, vedono l’alta cucina tornare con decisione alla riscoperta dei sapori italiani più tradizionali ed autentici, riappropriandosi del giusto ruolo che le spetta, quella di ambasciatrice nel mondo dello stile italiano a tavola - oltre che di migliore compagna di viaggio per i nostri vini - questo succede non solo in patria, ma anche all’estero, tanto che domani protagonista dell’“International Day of Italian Cuisines 2012” che si celebra in tutto il mondo, sarà un vero classico dei classici: l’ossobuco, uno dei piatti italiani più conosciuti (solo in inglese, la ricerca su Google, produce quasi 2 milioni di risultati), con migliaia di cuochi, ristoratori e food lover che lo prepareranno tutti insieme.
“E’ fondamentale in tempi di crisi come questa mantenere la competitività dell’Italia sui mercati internazionali e questo si ottiene solo con eventi che irrobustiscono l’immagine e la cultura che accompagna i prodotti italiani, soprattutto quelli agroalimentari”, dice Rosario Scarpato del Gruppo Virtuale Cuochi Italiani (Gvci), il network che promuove la Giornata e che riunisce oltre 1.800 cuochi, ristoratori e culinary professional che lavorano in 70 Paesi del mondo per mantenere alto l’“orgoglio” culinario italiano. E che domani si cimenteranno nell’ossubuco in gremolata, secondo la ricetta milanese, già nel Settecento considerato un piatto per buongustai, in una grande mobilitazione per promuovere la vera cucina italiana e dire no ai tarroccamenti ai quali, insieme ai prodotti alimentari made in Italy, è sottoposta in tutto il mondo. “L’appello ad aderire alla Giornata è rivolto a tutti - sottolinea Mario Caramella, chef patron al ristorante Forlino di Singapore e presidente del Forum Gvci - a qualunque cuoco o ristoratore di cucina italiana, a qualunque latitudine, o semplicemente a chiunque semplicemente ami il mangiare bene”.
Info: www.itchefs-gvci.com

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