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“DEFINIRE BENE COS’È “JUNK FOOD” PRIMA DI TASSARLO. E SICURAMENTE IL VINO NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON IL CIBO SPAZZATURA”. PAROLA DEL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE CATANIA. GHISELLI (INRAN): “NON SI FACCIA IN NOME DELLA SALUTE DEGLI ITALIANI”

“Junk food è un’espressione vaga, è molto importante che non si metta il vino in un insieme con cui non ha niente a che vedere e che il Ministero della Salute entri nel merito su cosa tassare come cibo spazzatura in modo da poter esprimere le nostre valutazioni”. Lo ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, nell’incontro all’Uiv-Unione Italiana Vini, oggi a Roma. “L’ipotesi di lavoro iniziale prevedeva la tassazione del junk food e di tutti gli alcolici - ha spiegato il Ministro - abbiamo quindi avuto dei contatti con il Ministro della Salute Renato Balduzzi che ha preso atto delle caratteristiche del vino e ha rivisto le posizione mantenendo la misura per i superalcolici”. E sulla questione, sono tante le voci che si alzano. Anche Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca e Responsabile dell’ufficio comunicazione Inran, guarda all’ipotesi di tassazione senza alcun entusiasmo. “Non entro nel merito politico-economico di una tassazione del cibo - dice - ma non si faccia in nome di un miglioramento dell’alimentazione degli italiani perché non ha senso. Sono sempre scarse le risorse che abbiamo a disposizione per la prevenzione e la corretta educazione alimentare, ma una tassa discriminatoria potrebbe aumentare la confusione, oltre ad essere regressiva. Dobbiamo educare il consumatore ad adeguare la propria alimentazione al proprio fabbisogno energetico - sottolinea Ghiselli - facendo discriminazione tra sedentarietà e attività fisica, non fra alimenti buoni e alimenti cattivi, cosa che inevitabilmente distoglierebbe l’attenzione dallo stile di vita. Non è corretto infatti classificare gli alimenti in buoni e cattivi, cibi sì e cibi no ed è cattiva educazione alimentare. Come facciamo inoltre a definire il junk food? Alimenti troppo ricchi di grasso? Di calorie? Di zucchero? Di sale? Allora è junk food tanta parte del patrimonio alimentare italiano, dall’olio di oliva, al parmigiano, al prosciutto crudo - conclude Ghiselli - terzo ma non ultimo: il consumo di prodotti comunemente considerati junk food, come merendine e bevande carbonate, rappresenta oggi una piccola parte dell’apporto calorico della popolazione italiana, ma si vorrebbero additare come responsabili dell’eccedenza ponderale”.

Focus - La voce “fuori dal coro”: l’idea della Regione Piemonte? Tassare sì il cibo “spazzatura”, ma destinare il ricavato all’agricoltura, sgravando le aziende dall’Imu ...
La Regione Piemonte propone di seguire l’esempio della Francia e tassare il cibo “spazzatura”, utilizzando il ricavato per sostenere l’agricoltura con sgravi fiscali, e non per l’edilizia sanitaria. La proposta, sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto, è stata formulata oggi dal Piemonte, in sede di Commissione Politiche Agricole a Roma. L’idea è quella di sgravare le azienda agricole dall’Imu, l’imposta sugli immobili, che per Sacchetto potrebbe tradursi “in un colpo basso inflitto al mondo rurale dal Governo”.
Nella Commissione Politiche Agricole, la Regione Piemonte si è così fatta portatrice di un ordine del giorno finalizzato allo sgravio dal pagamento dell’Imu per le realtà rurali condotte direttamente dai proprietari. E facendo riferimento alla proposta del Ministro della Salute Renato Balduzzi di tassare gli alimenti non salutari, ha proposto di destinarne il corrispettivo all’agricoltura anziché all’edilizia sanitaria. L’odg è stato approvato e la proposta sarà portata al Governo. “Il nostro disegno - spiega Sacchetto - vuol essere un rimedio alle decisioni del Governo, che fino a questo momento ha penalizzato in modo pesante il comparto agricolo. Non si possono trattare i fabbricati e i terreni rurali, che sono beni strumentali a bassa redditività usati per lavorare, nello stesso modo dei beni patrimoniali. Si deve tassare il lusso, non mettere nel mirino chi lavora e produce reddito”.

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