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L’AGRICOLTURA RISCHIA DI DIVENTARE “SFIGATA”, SE NON SI RECUPERA ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA, BIODIVERSITÀ E GESTIONE RIFIUTI. COSÌ IL PRESIDENTE DI SLOW FOOD ITALIA BURDESE NELLA PRESENTAZIOME DI SALONE DEL GUSTO & TERRA MADRE (TORINO, 25-29 OTTOBRE)

L’agricoltura italiana, elemento portante dell’economia (ma anche del tessuto sociale e ambientale del Pese), rischia di diventare “sfigata”. Perché se è vero che gli italiani hanno tra le mani l’immenso patrimonio della dieta mediterranea e del turismo enogastronomico “non devono pensare di essere arrivati”. Lo dice Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. “A tavola, vuoi per la crisi economica vuoi per l’abbandono di regimi alimentari equilibrati e dei principi di tutela della biodiversità, vuoi per la non gestione degli sprechi e dei rifiuti, c’é il rischio che tra qualche anno gli sfigati saremo noi” ha detto a Roma nella presentazione del Salone del Gusto e Terra Madre (Lingotto Fiere, Torino, 25-29 ottobre), eventi clou del movimento della chiocciolina. E proprio a Torino, “l’incontro tra le comunità del cibo di 130 Paesi, sancirà una alleanza internazionale, dove la diversità tra i “paladini della biodiversità” sarà il valore aggiunto. Da quando c’è Terra Madre nel 2004 - spiega Burdese - abbiamo constatato come, a livello planetario, il sistema alimentare sia unico, dove sono interconnessi sia il tema delle risorse, della distribuzione, e persino delle malattie metaboliche con il diabete che dilaga sia negli Usa che in Africa. Le risposte più fresche e creative ai grandi temi della nutrizione di un pianeta presto popolato da 9 miliardi di persone, stanno arrivando da giovani leader nella tutela dei presidi agroalimentari in Africa. Che non chiedono più solidarietà, ma sussidiarietà. Nella vetrina che da quest’anno unirà Salone del Gusto e Terra Madre già sappiamo - ha concluso Burdese - che sfigati non saranno loro. Anzi. Noi daremo risalto agli esempi di economia reale, che sia il produttore di formaggi dal latte di yak in Tibet a quello di marzolina in Ciociaria. Cercheremo risposte globali sulla gestione dei rifiuti, e lotta agli sprechi. Ma sentendo canzoni che ancora non conosciamo, non solo la musica nostra” ha concluso il presidente di Slow Food.
Info: www.slowfood.it

Focus - “Salone del Gusto” e “Terra Madre”
“Da quest’anno “Salone del Gusto” e “Terra Madre” saranno un unico grande appuntamento biennale; una vetrina con il meglio della biodiversità alimentare di almeno 130 Paesi dove pensiamo si possa, a pieno titolo, ragionare del futuro del cibo”. Così Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, annuncia l’edizione 2012 (Lingotto Fiere, Torino, 25-29 ottobre), “con 950 espositori e 50 conferenze, diventerà l’anteprima di Expo 2015 che ha come tema “Nutrire il pianeta”.
Il Salone del Gusto, nato 16 anni fa per sostenere i piccoli produttori e tutelare la biodiversità - ha detto ancora Burdese - non è una fiera, ma una grande scuola di educazione per adulti e bambini. Con l’avvio dei presidi, che nell’ultima edizione erano 288 (dei quali 106 internazionali da 46 Paesi) abbiamo capito che la battaglia di tutela non poteva essere solo italiana. È nato, quindi, il progetto Terra Madre, con le comunità del cibo, che da quest’anno sarà aperto al pubblico, in un unico evento. In contemporanea - ha annunciato ancora Burdese - si svolgerà il Congresso internazione di Slow Food con 800 delegati, dei quali 150 italiani e gli altri in arrivo dai 5 continenti. Saranno cinque giorni- ha concluso Burdese - ricchi di stimoli, per offrire a visitatori ed espositori l’opportunità di una visione anticipata sul futuro alimentare del mondo”.
Info: www.salonedelgusto.it 

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