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L’AGRITURISMO CHIUDE IL 2011 IN CRESCITA (+15% SUL 2010) E ANCHE CHI DI SOLITO PREDICA CALMA E VUOLE CHIAREZZA SUI DATI COME AGRITURIST, SI LASCIA ANDARE E CHIEDE “PIÙ VISIBILITÀ PER IL SETTORE NELLA PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA ITALIANA”

Quando si parla (e accade periodicamente) di “boom” degli agriturismi c’è chi, come Agriturist (Confagricoltura), quasi sempre invita a non farsi prendere dai facili entusiasmi, e chiede di verificare i dati di cui si parla. Ma ora anche l’organizzazione guidata da Vittoria Brancaccio si lascia andare e, forte del bilancio positivo del settore che ha chiuso il 2011 a +15% sul 2010 (grazie soprattutto agli stranieri che nei mesi estivi hanno superato il +40%), chiede che la forza dell’offerta agrituristica abbia più visibilità.
In primis perché quello degli agriturismi è “un risultato positivo, in netta controtendenza con l'andamento generale del turismo europeo - dice Agriturist - evidenziato da Eurostat: nei primi 0 mesi del 2011, su 24 paesi Ue, l’Italia è stato l’unico a registrare -1,5% di presenze, sul +7% in Spagna, +4% in Germania, +3,2% in Gran Bretagna e +0,7% in Francia”. Ecco perché Agriturist, “dopo un’analisi sui dati dell’Osservatorio nazionale del turismo che ha registrato l’incremento dei soggiorni in campagna, chiede che nella promozione all’estero delle vacanze in Italia, l’agriturismo e il sistema agroalimentare vengano presentati con la dovuta evidenza”.
“Accogliamo con soddisfazione l'intenzione del Ministro per il Turismo Piero Gnudi di rilanciare il sito www.italia.it - dichiara Vittoria Brancaccio - e chiediamo che all’agriturismo sia finalmente riconosciuto diritto di cittadinanza nella presentazione ufficiale delle vacanze nel nostro Paese. L’ospitalità delle aziende agricole rappresenta un fiore all’occhiello dell’offerta turistica italiana che può dare un contributo importante al rilancio del nostro Paese nello scenario turistico mondiale”.

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