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PARTE LE GRANDI FIERE DELL’AGRO-ALIMENTARE: SI COMINCIA CON FIERAGRICOLA (VERONA, 2-5 FEBBRAIO), RASSEGNA INTERNAZIONALE BY VERONAFIERE. SI PARLERA’ DI PAC, SOSTENIBILITA’ E GRANDI TEMI ECONOMICI DI UN SETTORE IN RIPRESA

Per l’agroalimentare italiano ricomincia la stagione delle grandi fiere, ed il primo appuntamento è a Verona con “Fieragricola” (dal 2 al 5 febbraio, www.fieragricola.it), la rassegna internazionale di Veronafiere, rivolta a tutti gli operatori del mondo agricolo, che quest’anno metterà al centro due temi fondamentali per il mondo agricolo, la sostenibilità e la riforma della Pac, al centro del convegno di apertura “Verso la nuova politica agricola comune: prospettive, sfide e opportunità per un’agricoltura sostenibile” e del “Forum dell’agricoltura sostenibile”, un momento interattivo di formazione e di crescita per le aziende e gli imprenditori agricoli, alla luce di un nuovo modello di sviluppo sociale, ambientale ed economico di agricoltura integrata e in linea con le normative comunitarie.
Un’agricoltura che deve fare i conti con i profondi mutamenti degli ultimi 10 anni, specie “l’indebolimento dei redditi agricoli, il processo di ristrutturazione e adattamento del settore alle sollecitazioni provenienti dall’esterno ed il maggior orientamento al mercato, dopo i vari processi di riforma della Pac e di allargamento dell’Unione europea”, come ricorda il professor Ermanno Comegna, economista agrario ed esperto di Politica Agricola Comune, che mette in luce un aspetto fondamentale dell’agricoltura italiana, i cui redditi tra il 2001 e il 2011 sono scesi del 14,6%, a causa della diminuzione del 5% dei prezzi pagati ai produttori e del contemporaneo aumento dei costi dei mezzi del 15%, in controtendenza rispetto al resto del Continente, e nonostante l’export dei prodotti mediterranei sia cresciuto, nello stesso periodo, del 72%.
Tra le curiosità di scena a Fieragricola, a fronte di un made in Italy in difficoltà, ce n’è uno che non c’è più: è lo “Scaffale del Made in Italy che non c’è più”, provocatoria iniziativa di Coldiretti che raccoglie i marchi storici italiani passati in mano straniera, da Gancia a Parmalat passando per i pelati Ar, in ideale contrapposizione alla Bottega di Campagna Amica in cui saranno esposti i più curiosi prodotti agricoli tricolore, dall’assenzio 100% italiano al salame senza glutine e lattosio, dall’idromele al miele in barrique, dalla birra bianca ai fichi caramellati.

Focus - Il decreto liberalizzazioni aiuta i giovani
Con un impatto differente da zona a zona del Paese, il decreto legge sulle liberalizzazioni sortirà un effetto positivo per i giovani agricoltori e gli agricoltori attivi. L’Osservatorio di Fieragricola (rassegna in programma dal 2 al 5 febbraio a Veronafiere, www.fieragricola.it) stima infatti che una vendita di almeno il 50% dei circa 338.000 ettari (dato elaborato da Coldiretti su fonte Istat ) di terreni agricoli di cui lo Stato è proprietario comporterebbe un contenimento dei prezzi di affitto e di acquisto dei terreni compreso fra il 5 e il 10%, con punte anche superiori in particolari aree destinate alla produzioni di commodities.
Questa flessione, naturalmente, comporterà dei benefici significativi per l’ingresso di nuovi imprenditori agricoli sul mercato e di rafforzamento di realtà già esistenti. In particolare, a beneficiarne potranno essere alcune zone dell’area padana, in cui i prezzi di terreni e affitti sono aumentati sensibilmente negli ultimi anni, trascinati principalmente dalla diffusione delle bioenergie (questo anche in altre aree italiane, a partire dalla Puglia) e dai vincoli imposti dalla Direttiva nitrati.
Un impatto pressoché impercettibile (al massimo del 2%), sarà la contrazione dei prezzi nelle zone vocate a produzioni d’eccellenza, destinate in particolare alla vitivinicoltura. In queste aree l’effetto del decreto liberalizzazioni sarà così limitato sull’impatto dei prezzi degli affitti e dei terreni da risultare irrilevante.

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