1,5 MILIARDI “RUBATI” DAL FREDDO, LO 0,1% DEL PIL. CON UN TERZO DEL CONTO (500 MILIONI DI EURO) PAGATO DALLA SOLA AGRICOLTURA. E 100 MILIONI DI ULIVI SONO A RISCHIO. COSÌ LA COLDIRETTI. E INTANTO C’È CHI SPECULA: ZUCCHINE A +20%, DENUNCIA ADICONSUM

Altro che tasse, ci sta pensando il maltempo a svuotare le tasche degli agricoltori italiani: tra danni causati dal blocco delle attività non solo nei campi, ma anche nell’industria, nei servizi e nei trasporti, in 10 giorni per Coldiretti si sono bruciati 1,5 miliardi di euro, di cui 500 milioni “pagati” soltanto dall’agricoltura. E con il gelo che non allenta la morsa, sono a rischio 100 milioni di piante di olivo, sottolinea l’organizzazione agricola, soprattutto al Sud: “il conto per l’agricoltura potrebbe salire in misura esponenziale, perché con le temperature al di sotto dei 10 gradi per più giorni rischiano di essere compromesse gli ulivi coltivati nelle zone interessate dal maltempo, come avvenne con le gelate del 1985”. Una preoccupazione che, per Coldiretti, riguarda anche i vigneti e gli alberi da frutto. E intanto c’è chi approfitta delle difficoltà nei campi e nella distribuzione per speculare. L’accusa arriva dall’associazione dei consumatori Adiconsum, per la quale “il carrello della spesa aumenta di ben 1 euro al giorno, ovvero 16 euro al mese per un totale di 201 euro l’anno, assestando un nuovo duro colpo alle già provate famiglie italiane”. Per l’associazione, tra blocco dei tir e ondate di gelo, i prezzi sono letteralmente lievitati: confrontando i listini al dettaglio del 7-8 febbraio con quelli del 17 e del 31 gennaio, si scopre che tra verdure e ortaggi il primato dei rincari spetta alle zucchine, con un aumento del 20%. Seguono melanzane lunghe (+15%) e pomodori a grappolo (+14,29%). Un balzo in avanti del 12,50% per i prezzi dell’uva nera “Cardinal” (+12,50%), per l’uva bianca Vittoria (+8,82%), pere Conference (+8,82%) e clementine (+3,23%).