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NOBILE, L’ULTIMA VENDEMMIA SFIORA L’ECCELLENZA: “4 STELLE” PER IL 2011. COSI’ IL “VERDETTO UFFICIALE” DALL’ANTEPRIMA. NASCE, IN FORTEZZA, LA “CASA DEL NOBILE”. LA “GREEN ECONOMY” GUIDA MONTEPULCIANO ... WINENEWS: ECCO I MIGLIORI ASSAGGI DI NOBILE

Italia
Il Nobile punta sulla green economy e sul sistema Montepulciano

Quattro stelle per la vendemmia 2011 e la grande affermazione del “sistema Montepulciano” anche sul fronte della tutela ambientale e del risparmio energetico: ecco i due fattori che emergono dall’“Anteprima” del Vino Nobile di Montepulciano, di scena oggi nella rinascimentale città del Poliziano.
Un’annata vicina all’eccellenza, dunque, la 2011 (il massimo è 5 stelle, ottenuto nel terzo millennio solo dal 2006 e 2007) che conferma “la vocazione vinicola di altissima qualità di questo territorio collinare, secondo la valutazione della commissione tecnica, formata da enologi e da rappresentanti dei consumatori”, come hanno detto Federico Carletti, presidente del Consorzio del Vino Nobile, e dal sindaco Andrea Rossi.
“Nonostante il caldo torrido di fine agosto - hanno spiegato gli esperti - con i dovuti accorgimenti è stato possibile ottenere vini di alto livello qualitativo con buone intensità coloranti, tannini abbastanza morbidi ed aromi ben sviluppati”. Ma i wine-test della stampa specializzata in “Anteprima” ha confermato gli ampi consensi che hanno riscosso anche le altre due vendemmie, proposte agli operatori, con il Nobile 2009 e la Riserva 2008.
Ma Montepulciano, da qualche tempo, sta giustamente puntando anche verso la “green economy”: nel suo territorio ci sono tante esperienze imprenditoriali che vanno in questo senso e sul cosiddetto “sistema Montepulciano”. A partire dalla Fortezza, uno degli edifici più antichi della cittadina rinascimentale, riaperto nel 2011, dopo un primo, significativo intervento di restauro, con un importante accordo pubblico (Comune)-privato (aziende del vino). “La Fortezza è, in questo momento, il risultato più visibile del “Sistema Montepulciano” con il progetto formalizzato nel 2009, al quale abbiamo immediatamente aderito con convinzione, e che vede impegnati - ha spiegato il presidente Federico Carletti - sullo stesso fronte il Comune, l’imprenditoria privata ed il tessuto associativo. La Fortezza di Montepulciano diventerà così la “casa” del nostro pregiato prodotto ed il polo di riferimento delle attività economiche locali”. Ed al presidente Carletti ha fatto eco il sindaco che, dopo aver ricordato che la recentissima missione congiunta negli Stati Uniti ha prodotto un risultato eccezionale per la Fortezza (e cioè un impegno per mezzo milione di Euro dell’Università di Kennesaw) ha aggiunto “che lo sviluppo non sarebbe tale se non si coniugasse con il rispetto dell’ambiente. Dobbiamo lasciare alle future generazioni un territorio sviluppato ma anche ben tenuto, almeno uguale a quello che abbiamo ricevuto”.
Tra primati, case history di cantine eco-friendly ed impianti pubblici di energia pulita, ecco, dunque, Montepulciano, dove l’alleanza virtuosa tra i produttori del Consorzio del Vino Nobile e il Comune dà vita ad un laboratorio di idee e progetti eco-sostenibili che sperimentano la Green Economy applicata al vino. Gli esempi sono numerosi e anche sorprendenti: si va dalla prima cantina in Europa completamente off-grid ed autosufficiente dal punto di vista energetico, alla più grande fattoria vitata, caso più unico che raro in Italia, 100% biodinamica; si va ancora dall’azienda dove è l’energia del sole a garantire il giusto clima al vino che riposa in barrique e tonneaux, a quella che si alimenta invece con l’energia della terra, tutte pronte a contribuire all’impianto comunale per il recupero di energia dalle biomasse vegetali e a fornire, attraverso la potatura intelligente dei loro vigneti, il “carburante” per un impianto a dissociazione molecolare (dunque ad emissioni zero) che sorgerà sul territorio per “illuminare” edifici e servizi pubblici.
Su una zona di produzione che conta un’estensione complessiva coltivata a vigneto di 2.100 ettari, di cui 1.300 iscritti all’albo del Vino Nobile di Montepulciano, e una superficie comunale di 16.500 ettari, a Montepulciano sono molti gli esempi di cantine che guardano alla filosofia delle 3 “R”: ridurre (i consumi idrici, le emissioni e l’inquinamento dell’aria e dell’acqua), riutilizzare (ad esempio l’acqua, grazie agli impianti di depurazione), riciclare (vetro, sughero, carta e imballaggi).
Info: www.consorziovinonobile.it

Focus - Montepulciano: dall’“Anteprima” un Nobile 2009, che supera le aspettative, e si dimostra decisamente interessante, Riserva 2008 più contratta, ma non mancano gli acuti. Ecco il responso del bicchiere negli assaggi di Winenews
Buone le sensazioni dai bicchieri dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, 2012 della vendemmia 2009 e della Riserva 2008. Un giudizio generale dello staff di Winenews (Franco Pallini e Antonio Boco), che ha assaggiato i due millesimi, prossimi ad entrare sul mercato.
Nel dettaglio, la 2009 (rating a 4 stelle, secondo il Consorzio del Nobile) è rubricabile fra le annate che superano, per certi elementi, le aspettative, mostrandosi ampia e ben profilata. Un millesimo, il 2009, “caldo”, ma proprio il territorio di Montepulciano ancora una volta si conferma, in Toscana, come quello forse più capace di tradurre i risultati di questo genere di annate in vini decisamente interessanti. Discorso diverso per la Riserva 2008, annata, ricordiamolo, anch’essa a quattro stelle, contraddistinta da un andamento regolare, ma con qualche deficit nella curva di maturazione delle uve, che ha prodotto vini un po’ più rigidi, che, tuttavia, specialmente nei casi dove il produttore ha saputo interpretare al meglio il millesimo, ha dato risultati positivi con vini non privi di fascino.
Nella selezione dei vini dello staff WineNews convince il Nobile 2009 della Fattoria del Cerro, balsamico nei profumi e croccante al gusto; convincente anche il Nobile di Caterina Dei, solido e ben proporzionato. Dal timbro piacevolmente terroso il Nobile 2009 di Nottola, e, nella sua dimensione “minimale”, interessante quello di Lunadoro. All’insegna della dolcezza, il Nobile 2009 di Tre Rose, di proprietà dei Tenimenti Angelini, polposo e piacevole il Nobile 2009 di Poliziano. Ben costruito il Nobile di Poggio alla Sala, dal bel carattere speziato. Ricco e succoso quello di Icario, profondo e ben ritmato il Nobile 2009 de La Braccesca (Antinori). Terroso e minerale il Nobile 2009 di Boscarelli, quanto setoso e ben articolato il “Messaggero” di Montemercurio. Tra i Nobile “selezione” 2009, da segnalare “I Quadri” di Bindella, dalla bocca ben contrastata.
Tra le Riserva 2008, spicca per ritmo e allungo quella di Talosa, per fascino quella di Valdipiatta e, per finezza, quella de Le Berne; godibile il Nobile Riserva di Carpineto.

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