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“CHE FRETTA C’ERA, MALEDETTA PRIMAVERA!”. DOPO IL GRANDE GELO, L’INNALZAMENTO IMPROVVISO DELLE TEMPERATURE “INGANNA” LE PIANTE ANTICIPANDO LA GEMMAZIONE, METTENDOLE A RISCHIO SE TORNASSE ANCORA IL FREDDO. PAROLA DI COLDIRETTI

“Che fretta c’era, maledetta primavera”, cantava Loretta Goggi. Un verso che oggi è fatto proprio da Coldiretti: l’arrivo anticipato della primavera, con il rapido innalzamento delle temperature, sta “ingannando” le piante. Che, con il risveglio delle gemme, non sarebbero più in grado di resistere ad una nuova ondata di freddo invernale. E così albicocchi, ciliegi, peschi, susini, ma anche peri e meli starebbero preparando le gemme, esponendosi così al rischio di un crollo delle fioriture, e quindi della produzione ...

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