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“FUORICLASSE”, “SPICCHI DI CACIO” E “LUOGHI DEL FORMAGGIO”: È “FORMAGGI, I MIGLIORI D’ITALIA 2012”, LA NEW ENTRY FRA LE GUIDE DEL GAMBERO ROSSO CHE PREMIA I DERIVATI DEL LATTE. EMILIA ROMAGNA REGINA DEI 17 “FUORICLASSE”, GRAZIE A MESSER PARMIGIANO

Non Solo Vino
Arriva la guida dei formaggi italiani by Gambero Rosso

“Fuoriclasse”, “Spicchi di cacio” e “Luoghi del formaggio”: è la prima edizione di “Formaggi, i migliori d’Italia 2012”, la new entry fra le guide del Gambero Rosso che premia i derivati del latte, dal caciocavallo alla ricotta al parmigiano. L’Emilia Romagna è la regina dei 17 formaggi “Fuoriclasse”, con tre premiati dai 3 spicchi su un tagliere, grazie a messer Parmigiano Reggiano.
Per la prima volta, dunque, protagonisti di una guida diventano i prodotti caseari, valutati per assaggio diretto. Racchiuse in “Formaggi, i migliori d’Italia 2012” (Gambero Rosso GRH Editore, prezzo di copertina 11,90 euro) 220 aziende, 316 formaggi, regione per regione, azienda dopo azienda, vengono fornite le analisi organolettiche dei singoli prodotti, le indicazioni di lavorazione, la stagionalità, il tipo di latte e gli abbinamenti ideali. Ogni regione è corredata dai “luoghi del formaggio” (i ristoranti dove gustarli al meglio) e da consigli che vanno “oltre il formaggio” ovvero i negozi dove comprare, oltre il formaggio, i prodotti che meglio vi si abbinano come panetterie, gastronomie, birrifici e pasticcerie. Il tutto si traduce in due classifiche: quella dei “Fuoriclasse”, premio speciale per 17 formaggi definiti le eccellenze e identificati con il simbolo dei 3 spicchi su un tagliere, prodotti che fra tutti si sono distinti per bontà, equilibrio ed eleganza, e quella al di sotto delle eccellenza che ha premiato con 3 spicchi. A primeggiare tra i “Fuoriclasse” è l’Emilia Romagna con 3 premiati, seguita dalla Basilicata e dalla Campania. La classifica dei formaggi premiati con i 3 spicchi soltanto, invece, vede in testa il Piemonte con ben 17 prodotti premiati, seguito dalla Lombardia con 12, dalla Basilicata con 11 e dalla Puglia con 9.
I 17 “Fuoriclasse” che si sono distinti per bontà, equilibrio ed eleganza? Eccoli: Maccagnago a latte crudo di Pier Luigi Rosso (Piemonte), Bitto 2004 Dop di Valli del Bitto (Lombardia), Asiago d’allevo stravecchio Dop di Malga Porta Manazzo (Veneto), Formadi Frant di Gortani (Friuli Venezia Giulia), Parmigiano Reggiano 7 anni Dop di Bonat (Emilia Romagna), Parmigiano reggiano 72 mesi Dop di Gennari (Emilia Romagna), Parmigiano reggiano 70 mesi di Nuovo Malandrone (Emilia Romagna), Ricotta a scorza nera di Rotolo (Abruzzo), Caciocavallo Podolico di Colantuono (Molise), Conciato Romano di Le Campestre (Campania), Mozzarella di bufala Campana Doc di La Fenice (Campania) e ancora Caciocavallo podolico del Gargano 12 mesi di La Torre Taronna (Puglia), Caciocavallo podolico lucano pecorino di Curcio (Basilicata), Pecorino di Di Gilio (Basilicata), Pecorino di Monte Poro di La Tranquilla (Calabria), Piacentino ennese Dop di Casalgismondo (Sicilia) e per finire Fiore Sardo Maturo Galluradoro Dop di Sardaformaggi (Sardegna)
I formaggi tutti da scoprire e racchiusi nella guida sono stati selezionati sulla base dei criteri di bontà, originalità e qualità del prodotto, tipicità, collegamento e diffusione su un determinato territorio, quantità di formaggio prodotto, reperibilità e continuità produttiva, riconoscimento legislativo (Dop e Igp) e presenza di un consorzio o di un disciplinare di produzione autogestito o locale. Inoltre, per aiutare il lettore a tradurre in parole le percezioni gustative che il formaggio trasmette attraverso i sensi, vengono proposti i termini chiave con le relative spiegazioni per capire come sono stati interpretati i sapori e gli odori. Si viene poi guidati attraverso tutti i passaggi che servono per assaporare al meglio il formaggio: dalla presentazione alla degustazione, dalla conservazione agli abbinamenti con il pane e con il vino fino ad arrivare alla scelta del coltello giusto.
“Questa pubblicazione - afferma il presidente di Gambero Rosso, Paolo Cuccia - rappresenta un unicum, un numero primo, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Dopo aver dedicato una guida ai vini, ai ristoranti, agli oli, ai bar, alle pasticcerie non poteva mancare una guida dedicata ai formaggi. Ancora una volta il Gambero Rosso è accanto ai maggiori produttori delle eccellenze enogastronomiche del nostro Paese. Un viaggio attraverso gli angoli più nascosti della penisola che ha sfidato ostacoli e difficoltà per arrivare al giudizio finale attraverso gradini successivi di degustazione. Un argomento - conclude Cuccia - affrontato con passione e spirito di ricerca con l’obiettivo di produrre cultura intorno a un settore chiave dell’enogastronomia italiana”.

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