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“L’INCREMENTO PER L’IMU DOVUTA SUGLI IMMOBILI STRUMENTALI AGRICOLI AMMONTA SECONDO I NOSTRI CALCOLI A 135 MILIONI DI EURO, IN MEDIA 53 EURO A IMMOBILE”. LO HA DETTO IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ECONOMIA VIERI CERIANI

“Non c’è nessuna volontà dal governo di penalizzare un settore agricolo”. Lo ha detto il sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani in audizione in Senato sull'Imu per il settore primario. “L’incremento per Imu dovuta sugli immobili strumentali agricoli ammonta secondo i nostri calcoli - ha detto - a 135 milioni di euro, in media 53 euro a immobile”. Il tema della tassazione sul settore è all’attenzione del Governo, ha aggiunto parlando alla Commissione Agricoltura di palazzo Madama, in concreto sulle varie realtà ma “su quello che saranno i risultati in questo momento sono solo in grado di deludervi”.
Sui fabbricati fatiscenti e su quelli non funzionali all’attività preposta “la rendita è zero” ha
precisato Ceriani. Speriamo di essere riusciti a fugare la preoccupazione che ci è stata rappresentata, ha aggiunto, di un rischio di cambiamento del paesaggio, in quanto “molti agricoltori potrebbero radere al suolo fabbricati che potrebbero avere invece in futuro altre destinazioni, ad esempio
agrituristiche ecc. Stiamo cercando di appianare tutto ciò che é appianabile - ha detto ancora il sottosegretario - fugare allarmismi eccessivi che dipendono da una non comprensione. Capiamo la sensibilità del mondo agricolo su questi temi”.
Ma secondo i calcoli delle organizzazioni agricole, l’impatto complessivo della nuova Imu in agricoltura dovrebbe aggirarsi sui 2-3 miliardi di euro. In ogni caso, continua Ceriani, “il governo non è qui per prendere impegni, non sono in condizione di prendere impegni”, “gelando” le aspettative del mondo agricolo su una “rimodulazione” dell'Imu per alleggerire il carico al settore primario, come richiesto da più parti, in particolare per gli immobili strumentali. “L’agricoltura non è l’unico settore che soffre in questo momento - dice Ceriani in audizione davanti alla Commissione agricoltura del Senato - il governo ha adottato misure molto molto incisive non a caso, avevamo lo spettro di finire come la Grecia, abbiamo fatto passi indietro dal baratro ma non è che siamo fuori dai rischi. Siamo impegnati a rispettare il pareggio di bilancio nel 2013. Le misure sono così pensate per la generalità del paese e il Governo non ha intenzione di tenere fuori il mondo agricolo. Vi sarebbero difficoltà - prosegue - a spiegare ad altri 4 milioni di partite Iva che gli agricoltori in regime di Imu mantengono lo stesso carico dell’Ici mentre altri debbono subire un notevole aggravio, ho difficoltà a dirlo a questo universo- mondo di contribuenti. E sul fatto che non siano aggravi sostanziosi né sostanziali per il settore - ha concluso - vi é convergenza da parte delle associazione di categoria”.

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