L’“Institute of Masters of Wine”, la più autorevole organizzazione mondiale in materia enologica (Serena Sutcliffe o Jancis Robinson, tanto per citarne alcuni) arriva per la prima volta in Italia con la sua “Master Class”, propedeutica al Programma di Studio per il conseguimento del diploma di Master of Wine, promossa dall’Institute of Masters of Wine (www.mastersofwine.org), di scena dal 18 al 20 marzo in una tenuta toscana d’elezione dal nome di un vino cult, che ogni esperto che si dica tale dovrebbe conoscere: Tignanello, nel cuore del Chianti Classico, terroir d’elezione di etichette “mito”, due dei vini più famosi al mondo, il Tignanello ed il Solaia. E, come prevedibile, si è registrato il “sold out” e lunga lista di attesa per i posti disponibili. Il corso internazionale è frutto della collaborazione tra l’Institute of Masters of wine (Imw), l’istituzione londinese (313 membri selezionati in tutto il mondo) che da più di cinquant’anni si occupa di formare i più qualificati e influenti esperti internazionali di vino, ed i Grandi Marchi (www.istitutograndimarchi.it), l’associazione che riunisce le 19 cantine simbolo dell’enologia tricolore nel mondo, dal 2009 unica compagine italiana major supporter dell’autorevole organizzazione inglese.
Il corso, la cui organizzazione è curata dalla Iem prevede una full immersion di 8 sessioni di lavoro guidate da Masters of wine. Obiettivo: consentire ai giovani che già operano nel settore di seguire il percorso di studio, il più rigoroso al mondo, utile all’acquisizione del titolo di Master of wine, di cui l’Italia, secondo Paese produttore di vino a livello mondiale, è ad oggi sprovvista. Per Piero Antinori, presidente dell’Istituto Grandi Marchi, “un’adesione così massiccia alla tre giorni di corso è la conferma che possiamo colmare una lacuna, sia formativa che di rappresentanza, che si protrae oramai da tempo.
Grazie a questa iniziativa di alta formazione possiamo puntare ad avere un ruolo maggiore negli ambienti internazionali strategici per il settore vinicolo del nostro Paese che esprime un fatturato di 10 miliardi l’anno, di cui oltre 4 provenienti dall’export”. E visto il successo della prima edizione del corso per Master of wine e la conseguente lista d’attesa, è già in programma un altro appuntamento formativo per il prossimo autunno.
Focus - Le cantine dell’Istituto del vino Grandi Marchi
Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Greppo, Cà del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi.
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