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I MINISTRI DEI PAESI BRICS: “I SUSSIDI ALL’AGRICOLTURA APPLICATI DA ALCUNI PAESI SVILUPPATI CONTINUANO A DISTORCERE IL COMMERCIO E MINACCIARE LA SICUREZZA ALIMENTARE E LA CRESCITA DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO”

Di solito siamo noi europei a protestare con le economie emergenti, i famosi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), per le problematiche che riguardano agricoltura e agroalimentare, dai dazi sul vino, a volte troppo elevati, alla contraffazione. Stavolta, invece, sono i Brics a protestare: “i sussidi all’agricoltura applicati da alcuni Paesi sviluppati continuano a distorcere il commercio e minacciare la sicurezza alimentare e la crescita dei Paesi in via di sviluppo”. Così oggi i Ministri dei Paesi Brics.

I Ministri, riunitisi a Nuova Delhi, hanno anche sottolineato la necessità di resistere alle tendenze protezioniste nei momenti di crisi. Hanno inoltre deciso di creare un meccanismo per effettuare transazioni finanziarie interne all’area Brics nelle loro monete, ed hanno poi fissato l’obiettivo di raddoppiare l’interscambio a 500 miliari di dollari entro il 2015 (al momento è di 212 miliardi di dollari).

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