Nessuno pensa che sia tutto rose e fiori ma, senza dubbio, c’è fiducia nel business del vino mondiale, e lo si capisce da tanti segnali. Ultimo, in ordine di tempo, la notizia che Constellation Brands, la più grande compagnia mondiale nel commercio enoico, ha annunciato di aver completato la vendita di 600 milioni di dollari di obbligazioni (scadenza nel 2022, con un tasso nominale del 6%) che, dice la compagnia, saranno utilizzati per “scopi generali” (altre acquisizioni nell’aria, nel mondo, dopo l’italiana Ruffino?), che potrebbero includere anche la riduzione dell’indebitamento bancario o il riacquisto di azioni ordinarie. Ma, al di là dell’utilizzo che Constellation Brands farà di questa iniezione di liquidità, il segnale importante è che gli investitori credono in una grande realtà che ha il suo core business nel mondo del vino. Ovvero, che credono nello sviluppo dell’economia di Bacco.
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