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L’AGRICOLTURA EMILIANA ANCORA COLPITA DAL TERREMOTO: DANNI PER MILIONI AD ACETO BALSAMICO, PARMIGIANO E GRANA. E NEL COMPLESSO LE STIME SALGONO A OLTRE MEZZO MILIARDO. IL MINISTRO CATANIA: “SOSPENDERE SUBITO PAGAMENTI FISCALI E IMU A IMPRESE COLPITE”

Nella tragedia del terremoto che torna a colpire l’Emilia Romagna (ad ora i morti accertati sono almeno 15) è quasi impossibile trovare qualsivoglia segno positivo. Il sisma sta mettendo in ginocchio intere comunità e oltre 10.000 imprese agricole. Ma, a Cavezzo, nel modenese, dove è andato distrutto il 75% degli edifici, un piccolo miracolo c’è: stabilimenti danneggiati ma non crollati, e salvi tutti i 100 dipendenti della Mazzetti L’Originale, una delle aziende più rappresentative dell’Aceto Balsamico di Modena. Prodotto d’eccellenza che, comunque, secondo le prime stime, avrebbe subito, nel complesso, danni per 10-15 milioni di euro. Anche perché ad altri stabilimenti è andata peggio: l’acetificio Pontirol con sede a San Felice sul Panaro (Modena) é quasi distrutto, racconta il presidente del Consorzio di Tutela Aceto Balsamico Tradizionale Enrico Corsini, convinto che le nuovi forti scosse oggi in Emilia “metteranno in ginocchio tutta l’economia. E per le 200 aziende del settore ora l’angoscia di non aver certezze su quando si potrà riprendere a lavorare”.

E poi c’è il formaggio, altro driver importantissimo dell’economia del territorio: il terremoto di oggi, fra Mantova e Modena, avrebbe danneggiato 250.000 forme di Grana e 300.000 forme di Parmigiano che si vanno a sommare a quelle già danneggiate nei giorni scorsi. Le scosse sismiche hanno in pratica colpito il 10% della produzione annua di due dei formaggi più popolari e diffusi del made in Italy e la metà di questo 10% viene considerata non più recuperabile in alcun modo. Con tanti allevamenti che rischiano il collasso.

Nel comparto agricolo, secondo le stime di Coldiretti, i danni supereranno il mezzo miliardo di euro. Intanto il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania ha sospeso la presentazione sulla mostra “Omaggio a Cavour, le meraviglie del Palazzo”, che sarà di scena da 2 giugno al 30 settembre, chiedendo subito lo stop ai pagamenti fiscali e all’Imu per le imprese colpite dal sisma: “la priorità ora è dare respiro più ampio agli interventi della Protezione Civile - ha detto Catania - e procedere con l’immediato rinvio degli adempimenti fiscali e contributivi nelle zone colpite, in primis l’Imu. Ricordo che su questo fronte non è necessario alcun intervento legislativo. È amaro constatare ora che con un minimo di accorgimenti in più si sarebbero potuti evitare molti danni ai magazzini di stoccaggio. La lezione è che dobbiamo lavorare per la prevenzione e per sostenere le imprese che stipulano polizze assicurative”.

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