02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

L’ITALIA DELLA SOLIDARIETÀ SI MOBILITA PER RACCOGLIERE FONDI DA DESTINARE ALLE ZONE TERREMOTATE DELL’EMILIA ROMAGNA. MENTRE COOP DEVOLVERÀ 1 EURO PER OGNI CHILO DI PARMIGIANO VENDUTO, SLOW FOOD RACCOGLIERÀ FONDI CON UN’ASTA DI ACETO BALSAMICO

L’Italia della solidarietà si mobilita per raccogliere fondi da destinare alle zone terremotate dell’Emilia Romagna. Mentre Coop Italia, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano reggiano, devolverà ai caseifici colpiti dal terremoto1 euro per ogni chilo di parmigiano venduto dall’11 giugno, Slow Food, per raccogliere fondi, metterà all’asta l’Aceto Balsamico custodito nelle botticelle acquistate nel 2007 dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena di Spilamberto.

“Un atto simbolico per essere comunque vicini a chi in questa circostanza ha perso i propri familiari, le case, i posti di lavoro”, si legge in un messaggio che esprime la solidarietà della Cooperativa e dei lavoratori alle popolazioni colpite dal terremoto. L’iniziativa del colosso della gdo italiana, indicativamente coprirà almeno 2 settimane e le stime sperano di raccogliere almeno 500.000 euro con questa iniziativa.

Anche Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, cerca di fare una stima del ricavato: “vista la finalità, la base d’asta sarà superiore ai 100 euro a bottiglietta, e pensiamo di ricavare sui 5.000 euro, ma questo non è che una parte di quello che vogliamo fare per il territorio. Anche se è ancora presto per scegliere cosa sosterremo, ma in generale siamo orientati ad aiutare i piccoli produttori, gli agricoltori, i casari, le osterie del territorio, che da soli non possono accedere agli aiuti”.

Ma mentre le associazioni cercano di creare iniziative a favore dei popoli terremotati, Confagricoltura denuncia lo sciacallaggio di alcuni soggetti che “si propongono di ritirare formaggio Parmigiano Reggiano e Grana Padano dop a prezzi irrisori da caseifici che si trovano in grandissima difficoltà perché non sanno dove collocare le forme già stoccate nei magazzini di stagionatura resi inagibili dal terremoto”. Sono più di 950.000 le forme di Parmigiano Reggiano e Grana Padano rovinate a terra per la rottura delle scalere, con un danno, informa Confagricoltura, che supera, complessivamente tra le due dop, i 250 milioni di euro. “un disastro - continua Confagricoltura - che incide fortemente sulla redditività dei caseifici e dei produttori di latte considerato che i due formaggi dop rappresentano una inestimabile ricchezza per l’economia non solo agricola della zona. Temiamo - conclude l’associazione - un ingiustificato crollo delle quotazioni per l’immissione non controllata sul mercato di grandi quantitativi di formaggi Dop. Abbiamo sollecitato le altre componenti della filiera, i consorzi di tutela, il ministero, gli organismi di vigilanza, ad affiancare alle iniziative di solidarietà azioni di contrasto a qualsiasi forma di speculazione”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli