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“SI FA GREEN ECONOMY ANCHE CON I PICCOLI GESTI QUOTIDIANI, MODIFICANDO LA DIETA O LA NOSTRA SPESA”. A DIRLO È CARLO PETRINI, PRESIDENTE DI SLOW FOOD CHE SARÀ PRESENTE ALLA GIORNATA MONDIALE PER L’AMBIENTE “RIO +20” A RIO DE JANEIRO (20 AL 22 GIUGNO)

“Non si fa green economy solo con il solare o l’eolico, ma con una vera rivoluzione che ci permette di lottare attivamente contro i cambiamenti climatici, ricostruendo l’intero sistema proprio partendo dal cibo. Anche con i piccoli gesti quotidiani, modificando la dieta o la nostra spesa, possiamo influire su un nuovo modo di fare economia, che la chiamiamo new o green”. A dirlo è Carlo Petrini, presidente di Slow Food che sarà presente a “Rio+20” la conferenza delle Nazioni Unite per la giornata mondiale per l’ambiente in agenda a Rio de Janeiro dal 20 al 22 giugno, alla quale sono attesi 100 capi di stato e di governo e 50.000 delegati.

A Rio si parlerà di green economy, “un concetto che secondo noi si deve estendere a un’ampia fascia di lavori e di comportamenti che non indica solamente chi lavora con energie alternative, ma soprattutto chi re-impara il savoir faire del cibo e lo mette a disposizione della comunità con attività educative e di recupero, rivalutando prodotti tradizionali - continua Petrini - il Summit della Terra tenutosi a Rio nel 1992 ha segnato un momento storico, portando finalmente all’attenzione di tutti la questione dello sviluppo sostenibile - conclude Petrini - nonostante siano passati vent’anni, però, non si sono raggiunti gli obiettivi prefissati. Ci auspichiamo che al termine di questo summit siano stabiliti impegni concreti e condivisi. L’ambiente non può più aspettare”.

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