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SEQUESTRO DEI NAS DI 500.000 LITRI DI OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA CONTRAFFATTO PER 500.000 EURO TRA TOSCANA, EMILIA ROMAGNA E LAZIO. CIA: “OGNI ANNO DANNI A NOSTRO EXTRAVERGINE PER 1,5 MILIARDI DI EURO”. COLDIRETTI: “CON FRODI PREZZI A -30%”

Non Solo Vino

Nelle ultime ore, in varie province della Toscana, dell’Emilia Romagna e del Lazio i Carabinieri dei
Nas di Firenze e della Sezione di P.G. dei Carabinieri di Pistoia, coadiuvati da militari dei Comandi Provinciali nonché da personale dell’Istituto Controllo Qualità Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, su delega della Procura di Pistoia, hanno eseguito 17 perquisizioni a carico di 17 indagati e 6 attività commerciali nel settore della produzione e distribuzione di olio extra vergine di oliva. Agli indagati è stato contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio consistente nell’adulterazione e contraffazione di olio extra vergine di oliva. Il valore complessivo dell’olio sequestrato ammonta ad oltre 500.000 euro. L’ingente quantità di sostanze per l’adulterazione individuata, se non sequestrate dal Nas di
Firenze, avrebbe consentito di immettere nel circuito commerciale circa 500.000 litri di olio extra vergine di oliva contraffatto.

Le indagini, iniziate a maggio 2011, hanno fatto emergere un complesso sistema di adulterazione e distribuzione: l’organizzazione reperiva, anche in ambito internazionale (Spagna e Maghreb), le materie prime per la sofisticazione degli olii (clorofilla e betacarotene) per poi cederle ad oleifici compiacenti, per la successiva adulterazione e la conseguente distribuzione, ad attività di ristorazione oppure al commercio tipo “porta a porta”, ad opera di grossisti e commercianti.

Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati circa 2.500 litri di olio di oliva privi di rintracciabilità e sono stati posti i sigilli a due aziende olearie ed un garage, situati in Toscana e nel Lazio, dove veniva svolta abusivamente l’attività di imbottigliamento e deposito dell’olio. Sequestrati anche 5.000 litri di olio contraffatto contenuti in silos, e circa 73 chilogrammi di clorofilla e 4 barattoli di betacarotene sufficienti per camuffare un’ingente quantità di olio di semi o di scarsa qualità in olio di altissimo pregio, oltre a varie attrezzature e documentazione.

Focus - Cia: “ogni anno danni a nostro extravergine per 1,5 miliardi di euro”. Coldiretti: “con frodi prezzi a -30%”

“L’economia dell’inganno strangola l’agricoltura italiana: solo all’olio extravergine d’oliva le truffe e le sofisticazioni causano danni per 1,5 miliardi di euro l’anno. Ecco perché i risultati dei controlli e degli interventi sul campo effettuati dai Nuclei specializzati dei Carabinieri sono fondamentali per la difesa del vero made in Italy”. Lo afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, che plaude all’operazione dei Nas di Firenze, che ha portato al sequestro di oltre 500 mila litri di olio extravergine d’oliva contraffatto tra Toscana, Emilia Romagna e Lazio. “Considerando che l’extravergine prodotto in Italia sta tra i 4 e i 5 milioni di quintali, mentre quello effettivamente commercializzato ammonta a 8-9 milioni di quintali, vuol dire che almeno la metà dell’olio extravergine imbottigliato nel nostro Paese - osserva Politi - non è italiano e probabilmente neppure vero extravergine. E a pagare tutto questo sono, prima ancora dei consumatori a tavola, i produttori nei campi. La presenza di grandi quantità di oli lampanti e deodorati venduti a cifre irrisorie è diventata un dramma per i nostri agricoltori - sottolinea il presidente della Cia - perché determinano il crollo dei prezzi delle olive, con conseguenze gravissime sui redditi degli olivicoltori. “Ecco perché è sempre più indispensabile proteggere le aziende sane del nostro Paese, l’intero comparto olivicolo, che è di primaria importanza per la nostra economia. Bisogna usare “tolleranza zero” verso i pirati dell’olio, aumentando i controlli e inasprendo sanzioni e pene. Solo così si possono proteggere i cittadini dagli inganni che mettono a rischio la loro salute e - conclude Politi - proteggere i guadagni ma soprattutto la credibilità dell’agroalimentare italiano, conquistata nel corso degli anni proprio grazie alla qualità dei suoi prodotti d’eccellenza, come appunto l’olio”.

Il presidente della Coldiretti Sergio Marini osserva invece come il prezzo pagato agli agricoltori per il vero olio di oliva è crollato del 30% anche per effetto degli inganni e delle frodi che danneggiano il settore e colpiscono produttori e consumatori. “L’operazione dei Nas dei Carabinieri - sostiene in una nota - svela il “mistero” delle tante anomalie che si trovano sul mercato dove occorre diffidare da quegli olii che sono venduti a prezzi che non riescono a coprire neanche i costi di raccolta delle olive”. I prezzi pagati ai produttori agricoli crollano per effetto della concorrenza sleale provocata da inganni e contraffazioni, nonostante il fatto che, spiega la Coldiretti, i consumi di extravergine delle famiglie siano aumentati del 4,2% nel 2012 e la produzione nazionale si sia ridotta addirittura del 6% nell’ultima raccolta. L’arrivo di olio di oliva straniero in Italia ha raggiunto il massimo storico di 584.000 tonnellate e ha superato la produzione nazionale, in calo nel 2011 a 483.000 tonnellate. Il risultato del sorpasso è il fatto che oggi la maggioranza delle bottiglie di olio proviene da olive straniere senza che questo sia sempre chiaro ai consumatori ma, precisa la Coldiretti, si assiste anche ad una forte riduzione della qualità dell’olio in vendita, oltre che a una pericolosa proliferazione di truffe e inganni. L’Italia è il primo importatore mondiale di olio che per il 74% continua la Coldiretti, viene dalla Spagna, il 15% dalla Grecia e il 7% dalla Tunisia, proprio i Paesi coinvolti dalla truffa scoperta dai Nas.

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