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I GIOVANI VIGNERONS DEL VIGNETO ITALIA? SARANNO I “NEXT IN WINE” 2012, PREMIO PROMOSSO DAI PREPARATORI D’UVA SIMONIT & SIRCH E AIS-BIBENDA. NEL MIRINO? NUOVI TALENTI IN VIGNA: “CACCIA” AI FUTURI “PRINCIPI” VIGNAIOLI È APERTA, DA OGGI AL 28 SETTEMBRE

Italia
Ecco i Preparatori d’Uva, Simonit e Sirch

I prossimi giovani vignerons del vigneto Italia? Li proclamerà “Next in Wine” 2012, il premio ideato dai “Preparatori d’Uva” Simonit & Sirch, al secolo Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, in collaborazione con l’Ais-Associazione Italiana Sommelier e Bibenda dedicato ai giovani talenti in vigna. La “caccia” ai prossimi “Next in Wine” è aperta, e c’è tempo fino al 28 settembre per presentare i progetti che faranno dei loro artefici i nuovi giovani talent, che saranno premiati il 24 novembre a Roma, quando sarà di scena la presentazione della guida Ais “Duemilavini” 2013 (info: www.nextinwine.it).
Non hanno più di 35 anni, hanno talento e guardano al futuro mantenendo saldo il legame con le proprie radici: ecco il profilo dei prossimi “Next in Wine”, che dovranno dimostrare, attraverso i loro progetti e le loro attività, la propria bravura e capacità come vigneron a una giuria d’eccezione, che ha fra i suoi componenti alcuni fra i nomi più importanti del mondo dell’enologia, a partire dal suo presidente Attilio Scienza, preside del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia della Facoltà di Agraria di Milano, che sarà affiancato da François Murisier, vice-presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino, Francesco Gagliano dell’assessorato delle Risorse Agricole della Regione Sicilia, Gianluca Macchi, direttore del Cervim-Centro Ricerca Internazionale Studi e Valorizzazione per la Viticoltura di Montana, Fabio Mencarelli dell’Università della Tuscia, dalla giornalista Clementina Palese de “L’Informatore Agrario”, Enrico Peterlunger dell’Università di Udine e Diego Tomasi del Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano, membro del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura.
“Siamo convinti - spiega Marco Simonit, creatore con Pierpaolo Sirch del metodo di potatura delle viti Simonit & Sirch, oggi alla base della prima Scuola Italiana di Potatura della Vite - che il vigneto Italia abbia ancora tantissime potenzialità da esprimere, che possono far compiere ai nostri vini un nuovo balzo in avanti sia nella qualità che nella personalità. Un vino, per emergere oggi, deve affermarsi per la sua forte identità, attraverso un rapporto esemplare tra il vigneto e il terroir da cui proviene e che lo rende unico e inimitabile. Bisogna quindi che il viticoltore collochi al centro del suo progetto enologico le vigne e il lavoro in campagna, che garantiscono il plus necessario perché un vino possa distinguersi ed eccellere. È necessario - continua Marco Simonit - un intelligente mix tra tradizione e innovazione, tra conoscenza e coraggio, tra lungimiranza e progettualità, in uno sviluppo continuo e meditato: solo così si crea un vero ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione. La viticoltura procede per evoluzione e non per drastica rivoluzione. Il nuovo rinascimento viticolo sarà tale quando la vigna tornerà la vera e insostituibile “madre” del vino. Un rinascimento che noi vogliamo affidare ai giovani, ai giovani di “Next in Wine””.

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