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IL CARRELLO ITALIANO LANGUE: IN UN ANNO CONSUMI GIÙ DEL 6,1% AD APRILE 2012 (SUL 2011). A DIRLO L’ISTAT. FEDERALIMENTARE: “IMPENSABILI IN QUESTO QUADRO UNA FOOD TAX E L’AUMENTO DELL’IVA IN OTTOBRE, SERVONO MISURE PER IL RILANCIO”

Picchia forte la crisi, anche in uno dei “luoghi” ritenuti più inviolabile, ovvero la tavola degli italiani, con in consumi alimentari crollati in un anno, da aprile 2011 ad aprile 2012, del 6,1%. A dirlo l’Istat. Tra i vari comparti, il vino è uno di quelli che si difende meglio, con un calo degli acquisti del 2%. E se tra i luoghi di acquisto crollano i negozi di piccole superficie (8,7%) e non sta bene neanche la grande distribuzione (-4,5%), per la prima volta calano anche i discount (-3%).
Per Coldiretti, è il 61% degli italiani ad aver cambiato le proprie abitudini di spesa per far fronte alle difficoltà economiche.
“Assurdo in questo quadro pensare a food tax o aumenti dell’Iva senza immaginare ulteriori negative conseguenze”, commenta il presidente di Federalimentare Filippo Ferrua. Il crollo dei consumi alimentari registrato ad aprile dall’Istat è un’ulteriore conferma di quanto la durata della crisi stia intaccando profondamente il potere d’acquisto delle famiglie italiane, con inevitabili conseguenze sull'industria del settore. E il tonfo di aprile, mese in cui tra l’altro ricorrevano le festività pasquali, è il segnale di un anno molto difficile. Servono misure per rilanciare i consumi e sostenere le esportazioni, canale sempre più rilevante per l’industria alimentare italiana”. Che da solo, però, non può bastare in eterno.

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