Sono oltre 40 le donne che in Sicilia rivestono ruoli importanti in altrettante aziende vitivinicole. Donne che hanno saputo incarnare, nel tessuto produttivo vitivinicolo dell’isola, un modello imprenditoriale moderno, capace di generare identità, competitività e una nuova immagine del vino made in Sicily. Animate dalla volontà di rappresentare nel mondo un’enologia in pieno rinascimento, di fascia solare e ricca di identità, una delegazione di nove “Signore del Vino”, rappresentative di diversi territori di produzione e portatrici di storie personali e d’impresa - da Nancy Astone a Mariangela Cambria, da Carmela Di Bella a Enza La Fauci, da Paola Lantieri a Flora Mondello, da Francesca Planeta a Margherita Platania e Caterina Tumbarello - volerà nella capitale europea del fascino e dello stile: Parigi, dove il 28 giugno nella prestigiosa cornice dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (Oiv), racconteranno la loro storia aziendale, presenteranno il loro vino del cuore e lo offriranno personalmente in degustazione ad un ricco parterre di esponenti del mondo del vino internazionale, protagoniste della prima tappa oltreconfine del tour di “Donne, Territori e Vini di Sicilia”, il format ad hoc promosso dall’Irvos-Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia (www.vitevino.it).
Oltre a sommelier di riferimento, importanti ristoratori parigini ed alcune rappresentanze delle associazioni femminili francesi, ad accogliere le “Signore del Vino” di Sicilia ci saranno importanti giornalisti di internazionali come Delphine Veissiere della rivista enologica francese distribuita in 20 Paesi “Gilbert & Gaillard”, Britt Karlson, vincitrice del premio “World’s Best Wine Book for Professionals”, Marie-Josè Cougard del principale giornale economico finanziario francese “Les Echos” e Patrick Maclart del seguitissimo “Bourgogne Wine Blog”.
Del resto, la Sicilia del vino di qualità deve molto alle sue donne: diventate, nel tempo, ambasciatrici orgogliose della propria terra all’estero, girano il mondo portando con sè passione, eleganza e determinazione. Inizialmente, si sono fatte strada e hanno iniziato a farsi conoscere ad apprezzare nella filiera e al pubblico di giornalisti e amanti del buon bere in Sicilia. Con il passare del tempo l’Istituto Regione Vini e Oli di Sicilia si è reso conto della grande spinta innovativa e comunicativa che avevano queste “ambasciatori in rosa” del wine made in Sicily e così, nel 2010, è andato in scena a Roma il primo evento del format “Vini, Donne e Territori di Sicilia”. Prima di arrivare a Parigi, prima tappa estera di questo format di successo, le donne si sono presentate al completo in occasione del Vinitaly di Verona per poi risalire ancora lo stivale fino a Cortina, in occasione dell’appuntamento “Vino Vip”.
A Parigi, ci sarà un talk show animato dai loro racconti e al quale interverranno, Nancy Astone, amministratrice di Cambria Vini, una delle cantine più antiche dell’area di Messina e del famoso Mamertino, Mariangela Cambria, vice presidente di AssoVini Sicilia e titolare della storica azienda Cottanera di Castiglione di Sicilia sull’Etna, Carmela Di Bella della giovane e moderna azienda di Noto Icone Italian Wines, Enza La Fauci di Tenuta Enza La Fauci, l’azienda sul versante tirrenico proprio all’imbocco dello stretto di Messina, Paola Lantieri di Punta dell’Ufala, impegnata con la sua missione di viticoltura eroica nell’Isola di Vulcano nell’Arcipelago delle Eolie, Flora Mondello, la giovanissima titolare insieme alla madre Maria Teresa Gaglio della cantina messinese Gaglio Vignaioli dal 1910, Francesca Planeta di Planeta, la celebratissima griffe siciliana con tenute in tutta l’isola, Margherita Platania di Feudo Cavaliere, l’azienda che nel versante sud dell’Etna raggiunge con i suoi vigneti i mille metri di quota, e, per finire, Caterina Tumbarello della storica azienda di Marsala Cantine Pellegrino, insieme a Dario Cartabellotta, direttore Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, e, a fare gli onori di casa, il direttore dell’Oiv Raul Castellani.
“Con questa prima tappa estera di “Donne, Territori e Vini di Sicilia” - spiega Dario Cartabellotta - l’Irvos rinnova l’impegno nel sostenere, promuovere e comunicare il vino siciliano attraverso il suo volto più bello. Un modello imprenditoriale vincente che ben si lega all’altro grande tema di comunicazione tutto siciliano, e cioè ai tanti, tantissimi, diversi terroir che compongono l’identità del tessuto produttivo siciliano. Il settore enologico sta facendo da precursore di una tendenza importante che vede le donne al timone delle aziende. Proprio dalla Sicilia, vogliamo esportare e comunicare l’eccezionalità di un cambiamento culturale e di qualità del modello imprenditoriale, che ha pochi esempi al mondo”. Dopo il talk show, le “Signore del Vino” siciliano saranno le protagoniste di una degustazione one to one dei loro vini, accompagnati dalle migliori specialità siciliane.
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