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TRA QUALITÀ, SICUREZZA E RISPETTO PER L’AMBIENTE, IL VETRO ALIMENTARE NON CONOSCE CRISI: BILANCIO A +1,77% NEL 2011 SUL 2010, PER IL MATERIALE PIÙ RICICLATO NELL’UNIONE EUROPEA. RECUPERATO IL 67,5% DEI RIFIUTI, DA CUI DERIVA IL 60% DELLA PRODUZIONE

Tra qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente, il vetro non conosce crisi: l’industria del vetro cavo alimentare è in crescita, tanto che ha chiuso il 2011 con un +1,77% sul 2010. Ed è anche il materiale più riciclato in Europa, con una media che si attesta al 67,5%, con punte del 94% in Svizzera e con l’Italia che si colloca al 68,1%. Il vetro riciclato usato dall’industria ha registrato nel 2011 un +7,6%, con un risparmio energetico di 3 milioni di barili di petrolio. Lo rende noto Verallia (www.sgvetri.it), marchio che riunisce le attività del Gruppo Saint-Gobain nel settore del packaging alimentare in vetro e che in Italia opera attraverso 6 stabilimenti in cui lavorano 1.115 addetti con una produzione che, nel 2011, si è attestata sui 3,2 miliardi di contenitori, di cui oltre il 60% ottenuta dal riciclo di 600.000 tonnellate di vetro. Con 3,2 miliardi di contenitori destinati all’industria del food & beverage (pari a oltre 1 milione di tonnellate), l’azienda rappresenta circa il 30% della produzione di vetro cavo alimentare in Italia. Di questa, circa il 57,3% è ottenuto esclusivamente dal riciclo di oltre 600.000 tonnellate di vetro attraverso la consociata Ecoglass e il consorzio CoReVe, con un risparmio di circa 600.000 tonnellate di Co2 e di 900.000 barili di petrolio.

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