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COS’HANNO IN COMUNE “A TAVOLA NEL RISORGIMENTO”, “CUCINARE LE ERBE SELVATICHE”, “HABEMUS PAPPAM”, “PAKISTAN EXPRESS” E “SPIRITI BOLLENTI”? SONO TRA LE RARE “CHICCHE” LETTERARIE DELLE BANCARELLE. IN LIZZA PER IL “PREMIO BANCARELLA DELLA CUCINA”

Cos’hanno in comune “A tavola nel Risorgimento” di Emma Shena e Adriano Ravera (Priuli & Verlucca), “Cucinare le erbe selvatiche” di Davide Ciccaresi (Ponte alle Grazie), “Habemus Pappam” di Paolo Ciolli (Vittoria Iguazu Editore), “Pakistan Express” di Anna Mahjar-Barducci (Lindau) e “Spiriti bollenti” di Raethia Corsini (Guido Tommasi Editore)? Sono tra le rare chicce letterarie che parlano di cucina, scoperte sulle bancarelle. In lizza, per l’edizione n. 7 del “Premio Bancarella della Cucina”, di scena il 20 luglio a Pontremoli (Massa Carrara), che completa uno dei più prestigiosi premi letterari italiani, nato per rendere omaggio ai librai ambulanti che in piena Lunigiana, tra il Passo della Cisa e il mare della Versilia, raccoglievano almanacchi, romanzi, opere teatrali a prezzi convenienti per rivenderli sulle bancarelle (info: www.premiobancarella.info).
“La speranza è di arrivare a godere di storie che, muovendo dai fornelli e dai campi sportivi, abbiano autentica dignità letteraria - dice Paolo Marchi, giornalista e presidente della Commissione che si occupa della scelta dei finalisti, accanto ad una sorta di “giuria popolare” composta da 80 votanti tra librai, giornalisti ed operatori del settore enogastronomico - per questo i ricettari quando mero elenco di piatti non sono accettati e subito eliminati”. A Pontremoli, sarà consegnato anche il “Premio Angelo Paracucci”, intitolato al grande chef noto per aver ideato il branzino al vino rosso, a “Cronache Golose” di Marco Bolasco e Marco Trabucco, Slow Food editore.
Il “Premio Bancarella” (edizione n. 60), conosciuto anche come ”premio dei librai”, nasce a Pontremoli grazie alla passione dei librai indipendenti italiani che, geniali e pieni di energie, con il primo ”Bancarella” nel 1952 volevano spronare gli italiani usciti dalla Seconda Guerra Mondiale a leggere dei veri libri. Il premio è coordinato dalla Fondazione Città del Libro, insieme all’Unione Librai Pontremolesi e all’Associazione Nazionale Bancarella, che ha come obiettivo promuovere la categoria dei librai ambulanti. In particolare, l’Associazione intende valorizzare la professionalità, l’imprenditorialità e lo spirito di corpo dei bancarellai, favorendo la collaborazione con gli enti pubblici e con gli organi competenti alla diffusione della cultura.

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