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“SPENDING REVIEW”? ANCHE IN FRIGO. MA RISPARMIARE FINO AL 30% DEL BUDGET SI PUÒ CON I “TRUCCHI” DELL’ESPERTO GIORGIO CALABRESE: PRIMA REGOLA NON CESTINARE TUTTO QUELLO CHE SI PENSA SIA DA BUTTARE MA IN REALTÀ NON LO È, COME ALCUNI CIBI SCADUTI

Non Solo Vino
Giorgio Calabrese

La crisi, ormai si sa, attanaglia le famiglie italiane e il tutto si ripercuote anche sulla tavola. È tempo di tagli, e di “spending review” ovunque, anche nel frigorifero. Ma se piccoli accorgimenti, a partire dal non cestinare tutto quello che si pensa sia da buttare ma in realtà non lo è, come alcuni cibi scaduti, o spruzzare succo di limone sulla frutta per non farla annerire, facessero risparmiare fino al 30% del budget per la spesa mensile? Ecco i “trucchi” e i consigli del celebre nutrizionista e docente di Nutrizione umana all’Università del Piemonte Orientale di Alessandria, Giorgio Calabrese.

“La prima regola - spiega Calabrese - è distinguere fra i cibi che riportano sulla confezione la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il” o “da consumarsi entro il”. Nel primo caso, anche una volta che la data di riferimento è trascorsa da qualche tempo e si sceglie di non gettarli nella pattumiera ma di consumarli ugualmente, non ci sono pericoli per la salute: semplicemente, si abbassa il loro apporto nutrizionale. Nel secondo caso, invece, tipico del latte o dello yogurt, l’alimento si guasta e non può più essere consumato, se non a rischio di disturbi gastrointestinali”. Via libera - secondo l’esperto - a pane, biscotti, olio e ogni altro cibo con data di scadenza non rigida che possono essere consumati anche dopo qualche mese senza che ci siano problemi di sicurezza alimentare. Con un po’ di oculatezza, in questo modo è possibile davvero risparmiare. Un risparmio che, unito a quello che è possibile ottenere approfittando delle offerte presenti nei supermercati, in cui alimenti come le uova, che devono essere tolte dagli scaffali alcuni giorni prima della loro scadenza, costano il 70-80% in meno - aggiunge Calabrese - si aggira attorno al 30% della spesa mensile per l’alimentazione. Nel caso di verdura e frutta si tratta di cibi che, soprattutto con il supercaldo di questi giorni, vanno conservati in frigo, ma che ugualmente tendono ad annerirsi e quindi a essere considerati scaduti. In realtà non è così: entro circa 4 giorni dall’acquisto possono essere consumati. Il segreto è spruzzare del succo di limone su pesche, prugne o altri frutti che appaiono “guasti” in modo da evitare lo spiacevole effetto ottico, oppure unirli in una macedonia, sempre condita con succo di limone. Infine, un altro “trucco” è quello di cercare di aprire e chiudere il meno possibile il frigorifero: la calura tende a entrare e a insinuarsi anche in pochi attimi e a guastare gli alimenti”.

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