Il 2012 farà registrare, stando alle prime stime dell’Associazione Enologi Italiani, un calo del 3,5% sul 2011 e dell’8% sulla media degli ultimi cinque anni (2007/2011), anche se “resta cruciale settembre, dove ci sono buoni margini di recupero per firmare un buon millesimo”.
“La vite è più forte del clima impazzito - dice Assoenologi, l’associazione dei tecnici vitivinicoli italiani - che ad inizio vendemmia registra, per il 2012, un forte calo produttivo: si produrranno 41,2 milioni di ettolitri di vino. Un quantitativo inferiore se paragonato a quello raggiunto nel 2011, quando la produzione si era attestata a 42,7 milioni di ettolitri. “Quella del 2012 è la seconda vendemmia più scarsa dal 1950, quando vennero prodotti 41 milioni di ettolitr”, ricorda il direttore generale Assoenologi, Giuseppe Martelli.
Guardando indietro all’ultimo decennio, invece, il 2012 precede unicamente il 2007 (con 42, 5 milioni di ettolitri). Malgrado i sette anticicloni che hanno infiammato l’Italia da Nord a Sud e una carenza di piogge estive che ha battuto ogni record, non tutto è perduto, sostengono gli enologi. Se in settembre si avranno temperature adeguate, giuste precipitazioni e forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, non e’ escluso che si possa ottenere un millesimo di alto livello in molte regioni italiane. Ad oggi, sottolinea Martelli, è stato raccolto meno del 15% dell’uva. “Il pieno della raccolta in tutta Italia - afferma il direttore di Assoenologi - avverrà nella seconda decade di settembre”.
Sul piano quantitativo l’Italia appare divisa in due con un Centro Nord - Lazio compreso - che fa registrare un calo sul 2011, con percentuali di decremento che vanno da -5% a -15%, e un Centro Sud, che registra dei valori pari o superiori, oscillanti da 0 a +10% sul 2011. Le regioni con minor produzione, secondo i primi dati di Assoenologi, risultano la Lombardia, il Trentino Alto Adige e la Toscana con -15%, mentre quelle che incrementano la propria produttività sul 2011 sono la Campania e la Sicilia, con +10%.
Ma tra le pieghe della comunicazione degli Assoenologi (che, come sempre, viene inviata in anteprima a pochissime ed importanti testate d’Italia, ndr), c’è anche una frase che di fatto contraddice le stesse previsioni : “siamo di fronte ad un’annata che deve ancora giocare buona parte delle sue potenzialità. Per questo - precisa il direttore Martelli - non è opportuno fare previsioni … visto che settembre sarà determinante, in particolar modo per i vini rossi”.
Come dire, insomma, che quanto detto non è da prendere in considerazione … ed aspettiamo “ i dati definitivi della produzione vitivinicola 2012, che saranno presentati da Assoenologi a fine ottobre”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025