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CON 5 MILIONI DI PERNOTTAMENTI IN ESTATE TIENE L’AGRITURISMO, PIÙ PRENOTAZIONI LAST MINUTE MENO TEMPO DI PERMANENZA: COSÌ COLDIRETTI SU DATI TERRANOSTRA. CIA SU DATI FEDERALBERGHI: BOOM AD AGOSTO (1,5 MILIONI DI PRESENZE) E A +1% IN PRIMI 8 MESI 2012

Non Solo Vino
Un agriturismo nelle Marche

Con un totale di circa 5 milioni di pernottamenti nell’estate 2012, tiene l’agriturismo che fa segnare però una riduzione del tempo medio di permanenza e un aumento delle prenotazioni last minute. E’ la Coldiretti a tracciare un primo bilancio sul turismo in campagna nell’estate 2012 sulla base delle indicazioni dell’associazione agrituristica Terranostra. E a confermare la “tenuta” dell’agriturismo, che, nell’anno in cui il turismo italiano crolla e le ferie d’agosto subiscono un calo “storico”, fa registrare nei primi otto mesi 2012 un lieve aumento (+1%), complice il “boom” di agosto con 1,5 milioni di presenze, i prezzi rimasti invariati e la scelta degli italiani di soggiorni brevi in località vicine, sono anche, sottolinea Turismo Verde, l’associazione nazionale agrituristica della Cia-Confedarazione italiana agricoltori, i dati di Federalberghi sull’andamento del settore.
Per la Coldiretti, la necessità di ottimizzare il rapporto prezzo-qualità e la scelta di trascorrere le vacanze non lontano da casa ha favorito l’agriturismo rispetto alle altre forme di alloggio come l’albergo. E se complessivamente la vacanza in agriturismo ha tenuto su valori del 2011, la situazione appare però a macchia di leopardo sul territorio nazionale con preoccupazioni ad esempio nelle isole maggiori per la mancanza di un’adeguata politica infrastrutturale e dei trasporti. Si guarda peraltro con ottimismo a settembre, preferito dagli amanti della vacanza nella tranquillità della natura che possono peraltro beneficiare di offerte e sconti.
Un segno più, quello dell’agriturismo, spiega Turismo Verde-Cia, che è trainato dai picchi di presenze registrati soprattutto nel week-end di Pasqua, nei lunghi ponti del 25 aprile e del primo maggio e nel periodo estivo agli sgoccioli. In particolare, il “boom” di agosto con più di 1,5 milioni di ospiti e le prenotazioni di settembre fanno prevedere un aumento di soggiorni in campagna stimato fino al 3%.
La crisi, quindi, ha almeno in parte risparmiato l’agriturismo, che per molti italiani ha rappresentato la formula ideale per un’estate improntata al risparmio e condizionata dal potere d’acquisto sottoterra e dal caro-benzina alle stelle: tutti fattori che hanno “accorciato” le rotte e i tempi dei soggiorni. Ma a premiare la vacanza in campagna è stata soprattutto la politica accorta della categoria, secondo la Cia, che ha puntato moltissimo sulle offerte rivolte ai week-end lunghi e ai soggiorni settimanali, moltiplicando i “last minute” e i “pacchetti” sempre più personalizzati (offerte coppia, offerte famiglia, percorsi benessere).

Focus - La fotografia degli agriturismi in Italia
Le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo sfiorano in Italia le 20.000 unità con 385.470 posti a sedere a tavola autorizzati e 206.145 posti letto. Le aziende sono relativamente più concentrate nel Nord del Paese, dove si rilevano il 45,3% delle aziende mentre seguono il Centro (34,1%) e il Mezzogiorno (20,6%). Toscana e Alto Adige, con 4.074 e 2.990 aziende, si confermano i territori in cui l’agriturismo risulta storicamente più rilevante. L’attività agrituristica è significativa anche in Lombardia, Veneto, Umbria, Emilia-Romagna e Piemonte (con oltre 1.000 aziende) e in Campania, Lazio, Sardegna e Marche (con oltre 700 aziende). Piu di un’azienda agrituristica su tre è a conduzione femminile.
Fonte: Coldiretti

Focus - L’altro punto di vista: per Agriturist (Confagricoltura), la 2012 è stata l’estate della crisi per gli agriturismo
Quando si parla di agriturismo, i conti sembrano non tornare mai. Infatti se Coldiretti e Cia, relativamente all’estate 2012 commentano dati anti-crisi e del tutto positivi, per Agriturist (Confagricoltura), proprio sulla domanda turistica estiva, cominciano a delinearsi gli effetti veri della crisi. In particolare, un’elaborazione di Agriturist basata su un sondaggio dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, evidenzia che, a fine luglio, le prenotazioni negli agriturismi per il periodo luglio-settembre 2012 sono diminuite del 3,7% sullo stesso periodo del 2011.
D’altra parte, sottolinea Agriturist, l’agriturismo, grazie al favorevole rapporto fra qualità dell’accoglienza e prezzo, dimostra di soffrire la crisi meno di altre strutture ricettive: negli alberghi le prenotazioni estive sarebbero diminuite del 6,1%, nei campeggi del 8,4%, nei villaggi turistici del 19,8%. Si tratta ancora, puntualizza Agriturist, di dati parziali e provvisori che confermano una forte contrazione dei turisti italiani e lasciano aperta l’incertezza su quelli stranieri; quanto alla misura di queste tendenze nei diversi settori del ricettivo e nelle diverse regioni, bisognerà aspettare più attendibili riscontri a consuntivo. I risultati di un recente sondaggio pubblicati da Federalberghi, fanno ritenere che siano cresciute le prenotazioni last minute consentendo di recuperare parzialmente sui negativi a due cifre temuti ad inizio stagione. In flessione, secondo Agriturist, anche ristorazione e vendita diretta dei prodotti, peraltro in linea con i rilevamenti di Fipe-Federazione italiana pubblici esercizi (392 milioni di euro perduti dalla ristorazione sul 2011) e Confesercenti (ristorazione in calo medio del 7%).
“La difficile congiuntura economica - sottolinea Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist - sta comprimendo anche la domanda enogastronomica: gli ospiti sono diminuiti e aumentano quelli che cercano di spendere il meno possibile per i pasti e l’acquisto di prodotti tipici, per molti agriturismi aspetto più qualificato e redditizio dell’offerta. Senza interventi incisivi del Governo per sostenere i redditi delle famiglie, si rischia un grave ridimensionamento dell’occupazione e conseguenze sulla tenuta economica delle oltre 21.000 imprese agricole impegnate nell’agriturismo”.

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