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LA FRANCIA VUOL MANTENERE IL BILANCIO DELLA PAC, I DIRITTI DI IMPIANTO DEI VIGNETI COME CONTROLLO DEL POTENZIALE PRODUTTIVO DEL COMPARTO VINO E LA QUOTA DI PRODUZIONE DI ZUCCHERO FINO AL 2020: PAROLA DEL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA, STEPHANE LE FOLL

Difendere in Europa “un bilancio europeo coerente per privilegiare le dinamiche di crescita e occupazione e per mantenere il bilancio della Politica Agricola Comune (Pac), il tutto in un contesto globale sotto controllo”. È questo uno dei grandi obiettivi perseguiti dalla Francia e ricordati dal suo Ministro dell’Agricoltura, Stephane Le Foll, in occasione di un primo confronto nazionale con le parti interessati alla futura riforma della Pac, alla vigilia del Consiglio informale dei Ministri dell’Agricoltura dell’Ue, che si terrà dal 9 all’11 settembre a Cipro.

Tra i grandi obiettivi che intende perseguire Parigi c’è anche il mantenimento di strumenti per regolare il mercato: in primo luogo per il controllo del potenziale della produzione di vino - attualmente i diritti di impianto - e il mantenimento nell’Ue della quota di produzione di zucchero fino al 2020. Parigi punta anche ad una ripartizione “giusta ed equa” degli aiuti diretti agli agricoltori (il cosiddetto primo pilastro della Pac), ma anche ad accrescere il bilancio destinato alla Francia per lo sviluppo del mondo rurale (ovvero il secondo pilastro Pac).

E proprio nell’ambito dei fondi per il mondo rurale, Parigi auspica incoraggiare alcuni sistemi di produzione per permettere al settore di impegnarsi “verso nuovi modelli agricoli performanti sia ecologicamente che economicamente”.

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