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DOPO TRE MESI DI VACANZA, SOLE, MARE, TORNANO A SUONARE LE CAMPANELLE DELLE SCUOLE D’ITALIA. UN RITORNO TRA I BANCHI CHE, PER ESSERE “DIGERITO”, HA BISOGNO DELLA GIUSTA DIETA. A DARE I CONSIGLI GIUSTI, IL NUTRIZIONISTA GIORGIO CALABRESE

Non Solo Vino
Giorgio Calabrese

Dopo tre mesi di vacanza, sole, mare, tornano a suonare le campanelle delle scuole d’Italia. Un ritorno tra i banchi ben poco atteso in realtà, e che, per essere “digerito” adeguatamente, ha bisogno anche della giusta dieta. A dare i consigli giusti, è il nutrizionista Giorgio Calabrese, che consiglia, per prima cosa, di partire con una colazione nutriente, latte, miele, succo di frutta e pane e crema di nocciole per affrontare il rientro con il piede giusto. E poi ? A pranzo il giusto mix di carboidrati, proteine, una buona quantità di fibre e molte verdure, e ancora cioccolato e yogurt per studiare meglio, tanta frutta lontano dai pasti, ed una bella dose di attività fisica, fondamentale per stare bene.

Dopo la lunga estate non è facile rimettersi sui libri e passare lunghi pomeriggi a studiare. Ma esistono alimenti che aiutano la concentrazione. “Sono quelli che fanno aumentare la serotonina: dal cioccolato, al latte, ai latticini, allo yogurt, a molti cereali complessi. Sono cibi - spiega Calabrese sulle pagine de “la Repubblica” - che, aiutando a produrre la serotonina, l’ormone del buonumore, mettono in sintonia i neuroni nel lavoro permettendo di rendere molto a scuola”. Nell’arco della giornata non va trascurata la merenda. È molto importante mangiare un fuori pasto a metà mattinata e a metà pomeriggio. “Io propongo anche il sesto pasto, oltre i 5 che vengono raccomandati normalmente. Se ogni due ore riusciamo ad assumere carboidrati completi come i fuori pasto ai cereali o la fetta di pane con un po’ di crema alla nocciola, questi permettono di rompere ogni due ore l’eccesso di insulina non facendo sentire la fame. Spesso in inverno si cena presto, verso le 19,30 o le 20,00, e quindi è normale intorno alle 23,00 avere un po’ fame. In quel momento un frutto o un fuori pasto ai cereali servono a tamponare l’insulina e a dormire tranquillamente”.
Zuccheri per il cervello. Durante il pomeriggio, a volte, è faticoso prendere il giusto ritmo di studio. Cosa fare? “Il cervello ha bisogno di zuccheri e carboidrati complessi, per cui un paio d’ore dopo pranzo bisogna introdurre quel fuori pasto ai cereali, quella fetta di pane tostato con la crema di nocciola, quel frutto o quello yogurt alla frutta con un po’ di miele che dà la possibilità di reintegrare le energie spese”, spiega Calabrese. Dopo l’estate i gelati non sono banditi. “Come ogni cosa che comporta l’introduzione di zuccheri e grassi bisogna armonizzarla nell’alimentazione della giornata. Ovviamente, bisogna evitare di mangiare gelati eccessivamente grassi e non esagerarne la quantità”. Lo sport. In genere, se il bambino a pranzo mangi primo e secondo, i pediatri raccomandano solo il secondo a cena. Ma l’alimentazione dipende comunque dal tipo di vita che fa il ragazzo e dall’attività sportiva. “Se il ragazzo, ad esempio, fa i mille metri o il nuotatore di fondo, oppure gioca a calcio, tutti sport aerobici, deve assumere una giusta dose di carboidrati legati anche ad uno giusta dose di cibi grassi perché il corpo ha bisogno di avere costantemente energia. Se, al contrario, il giovane fa sport anaerobici come il lancio del giavellotto, del disco o del peso, deve avere una grande carica di zuccheri ed una buona dose di proteine”.

Esistono comunque dei periodi della crescita nei quali è importante fare più attenzione all’alimentazione. “Un bambino sotto i 12 anni, che ancora non ha affrontato lo sviluppo, ha bisogno di molte proteine e di molto calcio, ma di pochi grassi. Invece, un ragazzo che ha già fatto lo sviluppo, di 15 o 16 anni, ha bisogno anche lui di proteine, di calcio, ma in particolare necessita di tanti carboidrati perché la massa muscolare e la massa ossea che crescono hanno bisogno di essere energizzate. L’errore di fondo - dice ancora Calabrese - è che quando si è piccoli, prima dello sviluppo ormonale, si mangiano troppi grassi e, quando invece si potrebbero anche mangiare un po’ di più perché vengono riutilizzati, si mangiano molto spesso troppe proteine”. Purtroppo, per qualcuno il ritorno a scuola è anche sintomo di malinconia che viene sfogata sul cibo. Ci sono, magari, degli alimenti che possono favorire il buonumore? “Sicuramente il cioccolato: aiuta a produrre la serotonina, l’ormone della felicità ed aiuta il cervello a trovare un atteggiamento positivo”, conclude Calabrese.

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