Niente “patto generazionale” (o “contratto - famiglia”, come lo avevano definito i sindacati) alla Perugina di San Sisto, lo stabilimento dolciario alle porte di Perugia, per il quale nel giugno scorso il gruppo Nestlé aveva proposto, rilanciandola in luglio, la formula secondo la quale, in cambio di una riduzione dell’orario di lavoro da parte del padre dipendente, ci sarebbe stata l’assunzione del figlio. I sindacati di settore, contrari alla proposta, in una nota congiunta hanno annunciato che, in Confindustria, si è concluso il negoziato su organizzazione del lavoro e orari, ed il giudizio sull’accordo delle segreterie regionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil dell’Umbria, insieme alla Rsu, è “positivo”, in quanto è stata “accantonata la proposta dell’azienda sul patto generazionale”.
Al posto del “contratto - famiglia”, è stato “contrattato, con il management Nestlé, un modello di organizzazione del lavoro e degli orari utile per lo sviluppo e la crescita dello stabilimento di San Sisto, sulla base delle esigenze aziendali di maggior produttività - proseguono i sindacati - si è concordato di superare lo strumento dello straordinario e di introdurre quello delle giornate a recupero, previsto dal contratto nazionale, strumento che garantirà una maggiore stabilità occupazionale per tutti i lavoratori”.
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