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I SEGRETI DEL WHISKY? IN ASSENZA DI GRAVITÀ. LA DISTILLERIA ARDBEG VOLA SULLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE, E PER CELEBRARE LA CONQUISTA DELLO SPAZIO LANCIA SUL MERCATO IL SINGLE MALT “ARDBEG GALILEO”, DEDICATO AL PADRE DELL’ASTRONOMIA MODERNA

Non Solo Vino
Ecco il whisky che invecchia in assenza di gravità

La distilleria Ardbeg, in Scozia, dopo secoli all’insegna della tradizione, ha pensato bene di volare sulla Stazione Spaziale Internazionale, su invito della NanoRacks LLC, società impegnata nella ricerca spaziale, a prendere parte a un esperimento della durata di due anni per testare i composti micro-organici provenienti dalla produzione della distilleria. Come invecchierà il whisky assenza di gravità, e quali segreti custodisce la fermentazione? Si saprà solo nel 2013, ma intanto, la distilleria scozzese celebra la conquista dello spazio con l’”Ardbeg Galileo”, dedicato al padre dell’astronomia moderna.
Le fiale, a bordo delle navicella lanciata con il razzo Soyuz da Baikonur in Kazakhstan alla fine del 2011, contengono una classe di composti noti come “terpeni”, un insieme di sostanze chimiche molto diffuse in natura e spesso in grado di conferire aromi e sapori. L’esperimento potrebbe spiegare il processo di fermentazione di queste grandi e complesse molecole, dato che rimarranno sulla Stazione Spaziale Internazionale per almeno due anni, e aiutare a scoprire nuove verità sui cambiamenti subiti dalle molecole in un ambiente con gravità quasi pari a zero. Inoltre dovrebbe consentire ad Ardbeg di trovare nuovi elementi chimici di base nel proprio spettro di aromi. Lavorando a stretto contatto con il team della distilleria Ardbeg in Scozia, la NanoRacks, così, monitorerà da vicino l’esperimento, controllando allo stesso tempo i campioni conservati sulla Terra, a Houston, presso la sede della NanoRacks e nel magazzino 3 della distilleria Ardbeg sull’isola di Islay.
“Finora - spiega il dottor Bill Lumsden, direttore del reparto Distilling, Whisky Creation and Whisky Stocks della The Glenmorangie Company - è andato tutto bene. L’esperimento è partito a gennaio, quando gli scienziati hanno eliminato le barriere tra i due componenti, il nuovo whisky Ardbeg direttamente dalla distilleria di Islay e i frammenti di rovere tostato provenienti da alcuni barili in magazzino. Dovremo aspettare un altro anno per avere i risultati, ma nel frattempo abbiamo pensato di celebrare l’esperimento con l’introduzione di Ardbeg Galileo, un tributo sulla Terra all’esperimento scientifico in corso nello spazio sconfinato”.
Hamish Torrie, per Ardbeg, racconta invece di come l’azienda abbia lanciato, ogni anno, “un’edizione limitata di Ardbeg come supplemento alla nostra gamma di prodotti: sebbene Ardbeg Galileo non assomigli in alcun modo all’effettivo esperimento che si sta svolgendo nello spazio, abbiamo ritenuto che fosse appropriato celebrare questa sperimentazione - e la nostra partnership con la NanoRacks di Houston - con un whisky che Bill e il team di Islay avevano creato già nel 1999, poco dopo la nostra acquisizione della distilleria Ardbeg. Sono disponibili solo poche migliaia di esemplari e, come sempre, ci aspettiamo un elevato numero di richieste”.

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