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SETTE MILIARDI DI EURO DA QUI AL 2016 IN ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO E NELL’ESPANSIONE DELLE CAPACITÀ PRODUTTIVE E DEGLI IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE DELLE SEMENTI. È QUESTO IL PROGRAMMA DI INVESTIMENTI DI BAYER CROPSCIENCE

Sette miliardi di euro da qui al 2016 in attività di ricerca e sviluppo e nell’espansione delle capacità produttive e degli impianti per la trasformazione delle sementi. Ecco questo il programma di investimenti annunciato da Bayer CropScience alla conferenza stampa annuale della società. Bayer aveva già evidenziato il suo interesse per l’agricoltura italiana con il progetto “Magis”, mettendo insieme produttori di vino, comunità scientifica, enologi, associazioni e industria che lavorano insieme per migliorare e garantire la sicurezza e la sostenibilità del vino italiano, per andare incontro nel modo più concreto alle richieste dei consumatori e per differenziare la produzione italiana in base a parametri oggettivi (www.magisvino.com).
“Grazie a una solida strategia, Bayer CropScience punta, a medio termine, a una crescita costante e sostenuta - sottolinea l’ad Sandra Peterson - che prevede nel medio termine una crescita superiore ai tassi di mercato”. Per incentivare la crescita, il programma di investimenti prevede 5 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, che serviranno per sviluppare soluzioni innovative per le aziende agricole nel campo delle sementi e della protezione biologica e chimica delle colture. Ulteriori 2 miliardi saranno saranno invece investiti in capacità produttive e trasformazione delle sementi, al fine di rispondere alla crescente domanda mondiale di materie prime.
Il piano prevede poi una pipeline integrata dalla quale la società si aspetta un picco di vendite cumulative di almeno 4 miliardi euro. Infine è previsto un raddoppio della quota di business delle sementi per raggiungere il 20% entro il 2016. “Bayer CropScience vuole porsi all’avanguardia delle soluzioni per un’agricoltura sostenibile e stiamo investendo ingenti somme in attività di ricerca e sviluppo per soddisfare la domanda globale di soluzioni differenziate - continua Peterson - abbiamo semplificato il nostro portfolio e riequilibrato il mix accelerando, nel contempo, il potenziale delle nuove tecnologie. Tutti questi elemneti svolgono un ruolo significativo nel modo in cui cerchiamo di promuovere il futuro dell’agricoltura”.
Peterson ha anche posto l’accento sui progressi compiuti dalla società dal lancio: “nel primo semestre del 2012 il fatturato ha fatto segnare un +16% a 4.886 milioni di euro: in particolare, +21% nelle sementi, +17% nelle protezioni delle colture e +3% nelle scienze ambientali. Rispetto allo stesso periodo del 2011, l’Ebtdia è aumentato del 25.8%, passando da 1.216 a 1.530 milioni di euro. Dati che fanno ben sperare. Prevediamo - conclude l’ad - entro il 2012 un aumento del fatturato del 10% e dell’Ebitda di circa il 20%, con una crescita superiore alla media del mercato. In agosto la società ha finalizzato anche l’acquisizione di agraQuest, azienda Americana specializzata in antiparassitari biologici. L’operazione si è conclusa per 500 milioni di dollari e ha consolidato la posizione sul mercato dei prodotti biologici che, secondo la società, dovrebbe triplicarsi entro il 2020 raggiungendo quasi 4 miliardi di dollari”.

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