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GLI AIUTI EUROPEI AGLI INVESTIMENTI PER LA PAC PIÙ TRASPARENTI PER I CONTRIBUENTI DELL’UE: TUTTI I CONTRIBUTI VERRANNO PUBBLICATI. L’ECCEZIONE? NON SARÀ RESO NOTO IL NOME DEI PICCOLI PRODUTTORI. È L’INIZIATIVA DEL COMMISSARIO UE, DACIAN CIOLOS

Gli aiuti europei agli investimenti per la Politica Agricola Comune (Pac) saranno ancora più trasparenti per i contribuenti dell’Unione Europea: sia che si tratti della Regina d’Inghilterra o di Olanda, nel caso fossero beneficiarie di aiuti agricoli, fino al più piccolo agricoltore, tutti i contributi verranno pubblicati. Con un’eccezione: sarà rispettata la privacy per i piccoli produttori il cui nome non verrà reso noto. Rappresentano il 30% degli agricoltori dell’Ue, lavorano il 3% dei terreni dell’Unione, e potranno percepire dalle casse comunitarie dal 2014 al 2020 tra 500 e 1.000 euro di contributi l’anno e il loro numero esatto verrà definito dagli Stati membri. L’iniziativa viene dal commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos secondo il quale “nel momento in cui i bilanci sono sottomessi a restrizioni in molti Stati è importante informare i cittadini sull’utilizzo dei fondi della Pac”, che rappresentano ad oggi circa il 40% del bilancio europeo.

Da anni Bruxelles pubblica i beneficiari degli aiuti agricoli riferendosi alle singole società e alla somma globale erogata. Ma dopo una sentenza della Corte di Giustizia Europea che chiedeva di tener contro della privacy dei beneficiari, Dacian Ciolos ha colto l’occasione per rafforzare la trasparenza, proponendo di rendere noto anche la ventilazione dei contributi per azienda e le ragioni per cui vengono versati. “In questo modo assicuriamo due cose, ha detto Ciolos: una trasparenza reale degli aiuti per i produttori e per i programmi di sviluppo rurale, ma anche il rispetto del principio di proporzionalità mantenendo l’anonimato su coloro che posseggono poca terra”.

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