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CON LA CRISI, QUOTAZIONI STABILI SUL 2011 PER IL TARTUFO BIANCO DI ACQUALAGNA: AD INIZIO STAGIONE, SI VA DAI 1.500 EURO AL CHILO PER PICCOLE PEZZATURE A OLTRE 2.000 EURO AL CHILO PER LE GRANDI. E CAUSA SICCITÀ PRODUZIONE IN CALO DEL 20-30%

Non Solo Vino
Un cercatore di tartufi

È arrivato l’autunno e con lui tutti i suoi frutti di stagione, primo fra tutti messer tartufo, e nel particolare è giunto il momento anche del pregiato e noto tubero di Acqualagna, che a causa della crisi si presenta con le quotazioni stabili sul 2011, che vanno dai 1.500 euro al chilo per le piccole pezzature per arrivare ad oltre 2.000 euro al chilo per quelle più grandi, e con una produzione in calo del 20-30% per colpa della siccità. Ecco l’andamento della stagione appena iniziata del pregiato tubero delle Marche, fotografato in vista della “Fiera nazionale del Tartufo Bianco”, di scena ad Acqualagna il 28 ottobre, dall’1 al 4 e il 10 e 11 novembre (info: www.comune.acqualagna.ps.it).
“Si va da un prezzo di 1.500 euro al chilo per le piccole pezzature, più abbondanti per la siccità dei mesi scorsi, per arrivare ad oltre 2.000 euro al chilo per quelle più grandi - spiega Andrea Pierotti, sindaco di Acqualagna, dove vengono raccolti i 2/3 dell’intera produzione nazionale del tartufo con circa 500-600 quintali tra tutti i tipi - con una qualità ottima e particolarmente profumata, quindi ne basterà pochissimo; certo è che con questa produzione in altri tempi i prezzi sarebbero stati più alti”.

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