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L’AGRICOLTURA SI FERMA: DOMANI 8 ORE DI SCIOPERO SUI CAMPI, NELLE COOPERATIVE, NELLE SERRE E NEI VIVAI PER UN MILIONE DI LAVORATORI DI FAI-FLAI-UILA CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEI CONTRATTI DI LAVORO DEL SETTORE

Braccia incrociate domani sui campi, nelle cooperative, nelle serre e nei vivai: 1 milione di lavoratori, tra operai e impiegati agricoli, sciopereranno per 8 ore per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti di lavoro del settore. La protesta è stata indetta da Fai-Flai-Uila, “per dire basta all’immobilismo che sta caratterizzando il rinnovo dei contratti provinciali del settore agricolo (Cpl)”, come spiega una nota unitaria dei sindacati del settore agro-alimentare.

“Oggi lo sciopero - spiegano i sindacati - è una risposta responsabile, una risposta alle controparti, ma anche alla disperazione dei lavoratori. Contemporaneamente allo sciopero si svolgeranno assemblee in tutto il territorio nazionale”.

Ad oggi risultano rinnovati 10 contratti provinciali agricoli, perché la contrattazione in agricoltura, almeno per gli operai, si svolge a livello territoriale, a differenza di quanto accade per impiegati e forestali, per i quali avviene invece a livello nazionale: a raggiungere l’intesa, oltre alla provincia di Roma proprio ieri, anche quelle di Catania, Ancona, Lodi, Pistoia, Siracusa, Ferrara, Firenze, Latina e Verona, dove però la Coldiretti si è riservata di deciderne la firma, mentre nelle restanti province l’accordo è stato siglato in maniera unitaria, ed ha portato ad incrementi salariali che vanno dal 5% di Catania al 6,5% di Ancona, mentre sul tema della bilateralità si registrano dei passi in avanti a Siracusa, dove è stato deciso di costituire un ente bilaterale di settore, mentre a Pistoia, Catania e Verona le casse extra legem saranno trasformate in enti bilaterali. Ancora a Pistoia è emersa la disponibilità ad istituire e individuare retribuzioni a tassazione agevolata. Un’importante novità riguarda Ferrara, dove si è deciso che la gestione delle comunicazioni inerenti l’esercizio del diritto di riassunzione verrà effettuata tramite l’Osservatorio provinciale (che sarà unificato con il settore cooperativo): i lavoratori, anziché inviare la comunicazione all’azienda, dovranno presentarla all’osservatorio, entro il 15 marzo dell’anno successivo, anche per via telematica e tramite l’organizzazione sindacale di appartenenza. Le aziende saranno informate dall’osservatorio sulla base di un regolamento attuativo da concordare successivamente.

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