Dallo “Spicy thai pesto” statunitense ai “chapagetti” coreani, dalla “pizza polla cipolla Basilicata” prodotta in Olanda fino al “barbera bianco” rumeno, errori in etichetta? No, è il made in Italy tarocco sparso qua e là per il mondo, che usa il cosiddetto “Italian sounding” per attirare il consumatore, e ha un fatturato che solo nell’agroalimentare ha superato i 60 miliardi di euro e in più, la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari made in Italy costa all’Italia 300.000 posti di lavoro che si potrebbero creare nel Paese con una seria azione di contrasto a livello nazionale e internazionale. Parola di un’analisi Coldiretti che al Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio ha messo in scena la più ampia esposizione di falsi prodotti alimentari made in Italy con centinaia di esempi raccolti in tutti i continenti.
“Con il fatturato del falso made in Italy - ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini - che solo nell’agroalimentare ha superato i 60 miliardi di euro, la lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le istituzioni un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione”. Alla perdita di opportunità economiche e occupazionali si somma, sottolinea la Coldiretti, il danno provocato all’immagine dei prodotti nostrani soprattutto nei mercati emergenti dove spesso il falso è più diffuso del vero e condiziona quindi negativamente le aspettative dei consumatori. Se, infatti, secondo un sondaggio Coldiretti/Swg, ben il 45% degli italiani non mangerebbe mai un formaggio Parmesan prodotto in Australia, la situazione è profondamente diversa all’estero, specie nei Paesi emergenti.
Il cosiddetto “Italian sounding” colpisce i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale come è stato evidenziato dall’esposizione della Coldiretti sui casi più eclatanti di pirateria alimentare nei diversi continenti dove sono state scovate delle inquietanti aberrazioni, dallo “Spicy thai pesto” statunitense al “Parma salami” del Messico, ma anche una curiosa “mortadela” siciliana dal Brasile, un “salami calabrese” prodotto in Canada, un “barbera bianco” rumeno, il “provolone” del Wisconsin, gli “chapagetti” prodotti in Corea, una strana “pizza polla cipolla Basilicata” prodotta in Olanda e un preoccupante sugo “mascarpone e ruccola” prodotto in Svezia. Le denominazioni Parmigiano Reggiano e Grana Padano sono le più copiate nel mondo con il Parmesan diffuso in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall’Australia fino al Giappone, ma in vendita c’è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America, ma anche Pamesello in Belgio o Parmezan in Romania. Per non parlare del Romano, dell’Asiago e del gorgonzola prodotti negli Stati Uniti dove si trovano anche il Chianti californiano e inquietanti imitazioni di soppressata calabrese, Asiago e pomodori San Marzano “spacciate” come italiane. E in alcuni casi sono i marchi storici ad essere “taroccati” come nel caso della Mortadella San Daniele e del Prosciutto San Daniele prodotti in Canada.
Il comune denominatore degli esempi di imitazione e contraffazione di prodotti agroalimentari italiani, continua la Coldiretti, è l’opportunità, per un’azienda all’estero, di ottenere sul proprio mercato di riferimento un vantaggio competitivo associando indebitamente ai propri prodotti l’immagine del made in Italy apprezzata dai consumatori stranieri, senza alcun legame con il sistema produttivo italiano e facendo concorrenza sleale nei confronti dei produttori nazionali impegnati a garantire standard elevati di qualità. Bisogna combattere un inganno globale per i consumatori che, conclude la Coldiretti, causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto per la tutela delle denominazioni dai falsi, ma è anche necessario fare chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti alimentari come previsto dalla legge approvata all’unanimità dal Parlamento italiano all’inizio della legislatura e rimasta fino ad ora inapplicata.
Focus - I tarocchi più curiosi qua e là per il globo
Europa
Bolognese: salsa al basilico, ma senza ragù prodotta in Estonia
Romulo: Extra virgin olive oil prodotto in Spagna
Palenta: prodotta in Croazia
Small Macaroni: prodotti in Polonia
Aceto Balsamico Di Modena: prodotto in Germania
Barbera: prodotto in Romania
Ravioli Alla Bolognese: prodotti in Francia
Tortellini Bolognese: prodotti in Belgio
Spaghetti Carbonara Miracoli: prodotti in Germania
Fettuccine Alla Bolognese Felix Italia: prodotte in Svezia
Polenta: prodotta in Francia
Delicata Mozzarella: prodotta in Ungheria
Cambozola: prodotto in Germania
Mascarpone e Ruccola: sugo italiano con mascarpone e rucola prodotto in Svezia
Toscana Salami: prodotti in Danimarca
Peppar Salami: prodotti in Germania
Olivmortadella: prodotta in Svezia
Mozzarella Italia: prodotta in Ungheria
Pizza Polla Cipolla Basilicata: prodotta in Olanda
Pesto Arrabbiata: prodotto in Svezia
Pizza Olie: Italian Style prodotto in Gran Bretagna
Bolzano Salami: prodotti in Belgio
Stati Uniti
San Marzano Sugo Di Pomidoro-Arrabiatta Sauce: prodotto in Usa
Bella Famiglia Bruschetta Premium Tomato: prodotto in Usa
Pompeian Oil Extra virgin olive oil: prodotto nel Maryland
Vino Chianti prodotto in California
Marsala Wine: prodotto in Usa
Queso Provolone: prodotto in Usa
Barolo Handcraft Uncured Italian Salami: prodotto in Utah
Italian Salami: prodotti in Usa
Romano Cheese: prodotto in Usa
Capri All Natural Goat Cheese: prodotto in Usa
Calabrese: Spicy Salame with Sangiovese Wine prodotto in Usa
San Marzano Pomodori Pelati: prodotti in Usa
Contadina Tomato Paste Roma Style Tomatoes with Roasted Garlic: prodotta in Usa
Finocchiono Milano’s Suino D’Oro: prodotto in Usa
Sopressata: prodotta in Usa
Parmesan Sarvecchio: prodotto in Usa
Di Napoli Italian Style: prodotto in Usa
Canada
Mastro Calabrese Salami Hot Piquant: prodotti in Canada
Messico
Parma Salami Tipo Casalingo: prodotti in Messico
Parma Salami Genova: prodotti in Messico
Sud America
Queso Estilo Parmesano: prodotto in Uruguay
Pomarola Molho Pronto: prodotta in Brasile
Salame Tipo Milano: prodotto in Brasile
Parmesão: prodotto in Brasile
Gran Formaggio tipo Grana: prodotto in Brasile
Ricota D’itália Ricottone: prodotta in Brasile
Asia
Chapagetti: prodotti in Corea
Australia
San Remo La Pasta Alfredo: prodotta in Australia
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