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IL MENU PER MARTE NASCE ALLE HAWAI: SI CHIAMA “SPACE EXPLORATION ANALOG AND SIMULATION”, IL PROGETTO DELLA NASA CHE PORTA 6 ASTRONAUTI PER 120 GIORNI SUL VULCANO MAUNA LOA A SCOPRIRE I CIBI PIU’ ADATTI PER LE MISSIONI SPAZIALI PIU’ ESTREME

Non Solo Vino

Sei astronauti, 120 giorni sul vulcano hawaiano Mauna Loa, per imparare a vivere su Marte e, soprattutto, scoprire i cibi più adatti in condizioni estreme come le lunghe missioni spaziali che li attendono: si chiama “Space Exploration Analog & Simulation”, ed è il progetto finanziato dalla Human Research Program della Nasa per risolvere uno dei problemi pratici più evidenti legati ai viaggi spaziali di lunga durata, quello di individuare derrate alimentari che si conservino anche in ambienti del tutto diversi dalla Terra. Il “menu di Marte”, dunque, sarà del tutto vegetariano a causa delle difficoltà nella conservazione del cibo e potrebbe includere alimenti come la pizza Thai senza formaggio, noci, tofu, peperoni rossi, funghi, cipolle, arachidi e salsa fatta in casa dal gusto piccante. Una varietà alimentare che, si pensa, potrebbe essere preparata e servita da un cuoco presente a bordo della nave spaziale. Per condurre l’esperimento, i ricercatori della Nasa hanno dapprima individuato un posto che ricorda da vicino le condizioni estreme di altri pianeti, proprio su uno dei versanti del vulcano delle Big Island, quindi è stato selezionato un equipaggio di 6 membri scelti tra 700 candidati di tutto il mondo, che dovranno vivere per 120 giorni in condizioni molto simili a quelle presenti sul Pianeta Rosso: distanza ravvicinata con i compagni di viaggio, regole ferree per l’assunzione dell’acqua, difficoltà nelle comunicazioni e frequenti blackout, focalizzando la propria esperienza sull’individuazione di nuove forme di cibo e di nuove strategie sulla sua preparazione.

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