Con “solo” 7 ristoranti con 3 stelle Michelin, l’Italia, nel vertice massimo della ristorazione mondiale, fotografato dalla celeberrima guida francese, è lontana dalle 29 del giappone e dalle 26 della Francia (edizione 2012). Ma alla vigilia dell’edizione 2013 (presentazione il 14 novembre a Milano, e secondo rumors che circolano già da tempo, il “Piazza Duomo” di Alba potrebbe conquistare la terza stella, mentre “Al Sorriso” a Soriso, potrebbe scendere a 2 stelle, ndr), vale la pena ricordare che nell’alta qualità “diffusa”, il Belpaese, con 295 locali stellati (e 347 stelle) è secondo solo alla “madre patria” della guida, la Francia che primeggia con 594 ristoranti stellati. Per gustare la cucina d’autore, insomma, non ci sono solo il 7 tristellati - ad oggi “L’Osteria Francescana” di Modena, “Al Sorriso” a Soriso (Novara), “Dal Pescatore” a Canneto sull’Oglio (Mantova), “Le Calandre” a Rubano (Padova), l’“Enoteca Pinchiorri” a Firenze, “La Pergola” del Rome Cavalieri a Roma e “Da Vittorio” a Brusaporto (Bergamo) - ma anche una galassia di altri ristoranti che costellano tutto il Belpaese, da Nord a Sud, da Est a Ovest. Celebrazione di una cultura gastronomica radicata in tutta Italia, e deve il mangiare bene è un must, sempre e comunque, dalla cucina della nonna, a quella di alto livello dei grandi chef.
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