La forte siccità estiva ha fatto crollare del 30% la produzione della nocciola in Italia, che si è attestata nel 2012 a 90 mila tonnellate. A darne notizia è l’Associazione Nazionale Città della Nocciola, che segnala la buona qualità del raccolto e la sostanziale stabilità dei prezzi (2,27 euro/kg).
In Campania, prima regione produttrice italiana, il raccolto è sceso del 25%, nel Lazio del 35%, in Sicilia del 10%, mentre è rimasta sostanzialmente stabile la produzione piemontese. Il nostro Paese, ricorda l’associazione, è il secondo produttore mondiale di nocciole, alle spalle della Turchia, leader incontrastato di settore con il 70% della quota di mercato. Proprio la forte concorrenza del prodotto turco di qualità e di prezzo inferiore, ha reso le quotazioni nazionali “poco remunerative”, provocando in alcuni casi l’abbandono delle produzioni.
Anche per questo è stato di recente istituito il “Tavolo Corilicolo” tra gli attori della filiera, con il coordinamento del Ministero per le Politiche agricole, che ha lo scopo di rilanciare il settore attraverso una politica mirata dalla produzione al consumo al turismo.
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