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TRA MERCATI CONTADINI, RICETTE TRADIZIONALI, EDUCAZIONE AL GUSTO E SOPRATTUTTO IL CIBO BUONO, PULITO, GIUSTO E LOCALE, DALL’ITALIA AL CANADA ALLA PALESTINA, APPUNTAMENTO IN OGNI ANGOLO DEL PIANETA IL 10 DICEMBRE CON IL “TERRA MADRE DAY” DI SLOW FOOD

Non Solo Vino
Terra Madre

Tra festival e cene a tema, mercati contadini e visite in fattoria, degustazioni nelle scuole e conferenze, riscoperta di cereali antichi e ricette tradizionali, educazione alimentare e al gusto, chef all’opera e sfide gastronomiche, dal Nord al Sud del Belpaese al Canada, fino alla Palestina, il 10 dicembre l’appuntamento è in ogni angolo del Pianeta: per festeggiare il “Terra Madre Day”, l’evento, all’edizione n. 4, nato per celebrare tutte le comunità della rete di Terra Madre e di Slow Food, il cibo buono, pulito e giusto prodotto localmente e chi lavora per proteggerlo, con tanti eventi in tutto il mondo, promosso da Slow Food (info: www.slowfood.it).
Le iniziative qua e là per il globo? Partiamo con l’Italia e con la riscoperta di cereali antichi e ricette tradizionali per fare in casa pani e dolci (due temi da sempre centrali per l’associazione della chiocciola e che oggi, forse un po’ anche per via della crisi, tornano d’attualità) protagonisti a Hone, in Valle d’Aosta, dove il 7 dicembre la Condotta Slow Food organizza la cena della micooula, un appetitoso pane di segale arricchito con castagne, noci, fichi secchi, uva passa e, talvolta, anche pezzettini di cioccolato. Una vera e propria sfida a colpi di pani e paste madre è di scena il 9 dicembre con la Condotta di Bracciano, nel Lazio, dove i partecipanti presentano alla giuria, composta da agronomi, chef, mugnai e panettieri veri, il proprio pane di casa. Ai vincitori, ovviamente, una fornitura di farine locali e olio extra vergine d’oliva. Al Palazzo del Gusto di Cigole (Brescia), ben tre giorni di festeggiamenti, dall’8 al 10 dicembre, tutti dedicati al monococco: laboratori e percorsi sensoriali alla scoperta dei diversi usi in gastronomia del piccolo farro e di altre varietà da riscoprire, dalla pasta fresca al risotto, dai dolci alle birre artigianali.
Tanti i momenti di incontro tra produttori e co-produttori, non solo mercati di prodotti autentici ma occasioni per conoscere le storie di chi con il proprio lavoro si prende cura della terra e degli animali. La Condotta di Tivoli inaugura il Mercato della Terra di Mentana, promosso in collaborazione con il Comune di Mentana e la Provincia di Roma, che si aggiunge alla ricca rete voluta da Slow Food in Italia e nel mondo. Conoscere contadini e allevatori che operano nel proprio territorio e toccare con mano le tecniche virtuose con cui il nostro cibo è prodotto? Accade a Monastero Bormida (Asti) e a Olbia in Sardegna dove è in programma una giornata in azienda e seguire tutta la filiera della carne a km zero, ma anche a Ostuni (Brindisi) per una passeggiata tra gli olivi secolari degustando l’olio nuovo.
“Terra Madre Day” è anche all’insegna dell’educazione alimentare e al gusto per i più piccoli dal Nord a Sud della penisola: a Roma nella scuola dell’infanzia Principessa Mafalda si festeggia preparando il pangiallo di Natale, dolce tipico romano ormai introvabile, riscoperto grazie alla ricetta originale di una nonna. “Luna di miele… in cucina” è l’evento di scena il 9 dicembre a Cremona con laboratori e degustazioni per sensibilizzare i bambini sulla tutela dell’ambiente, sostenendo agricoltori e apicoltori che quotidianamente combattono il degrado della campagna locale. E ancora, chef all’opera con i prodotti dei Presìdi per celebrare in grande la giornata dedicata alla madre Terra, come nella cena di Torbiato di Adro (Brescia), dove Vittorio Fusari interpreta le carni delle razze tutelate da Slow Food, dal pollo bianco di Saluzzo all’agnello di Alpago solo per citarne due. Infine, a Torino è “Eat-In”, promosso dalla Condotta e dalla Rete Giovane di Slow Food, di scena l’8 dicembre nei locali del Cecchi Point, dove ognuno porta e condivide il proprio cibo, acquistato localmente e preparato in casa con gli altri partecipanti. Il pranzo è aperto a tutti e coinvolge numerose altre associazioni, attente al cibo locale, alla difesa della biodiversità e del territorio, e al consumo consapevole.
Anche nel resto del mondo le comunità di Slow Food si stanno preparando: nel campo profughi di Farra a Nablus, in Palestina, in collaborazione con la Youth Development Association e la locale scuola femminile, ci saranno laboratori e conferenze per degustare e ricordare i piatti della tradizione palestinese. A Toronto, in Canada, i soci Slow Food lanciano una sfida gastronomica ai membri delle loro comunità: preparare i pasti utilizzando solo materie prime ed evitando tutti i prodotti industriali, dagli ingredienti strani e impronunciabili, di provenienza non certificata o dal colore improbabile.

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