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L’AUSTERITY NON FERMERÀ GLI ACQUISTI DI NATALE DEGLI ITALIANI. A TRAINARE GLI L’ECONOMIA SARÀ L’ENOGASTRONOMIA CON 7 ITALIANI SU 10 CHE SCEGLIERANNO STRENNE MADE IN ITALY E “BIO”. LO DICONO LE ANALISI DI STUDIO DI CIA, COLDIRETTI E CONFESERCENTI

Non Solo Vino
Il Natale traina in consumi in tavola

L’austerity non fermerà gli acquisti enogastronomici di Natale degli italiani, a patto che siano a “Km0”. Infatti anche se la spending review sta facendo diminuire il potere d’acquisto (il risparmio medio è del 14% sul 2011), gli italiani non hanno nessuna voglia di rinunciare a pranzi e cenoni e a regali che uniscono piacere e utilità. E proprio il regalo utile, secondo un’indagine Cia- Confederazione Italiana Agricoltori, nel Belpaese, 7 volte su 10 è sinonimo di wine & food. Tra i prodotti più gettonati del Natale 2012 ci sono infatti vino e spumante, nonché i dolci tipici delle festività, dal panettone al torrone tradizionale, ma “tengono” anche i cesti di Natale, anche se in “versione ridotta” rispetto agli anni scorsi. Il 28% degli italiani riempirà però i “cesti natalizi” con prodotti locali e “bio”, prediligendo non solo bottiglie ma anche salumi, conserve e formaggi del territorio, come spiega Coldiretti. Sono invece destinati a crollare i volumi di Champagne (-24%) e prodotti esotici (caviale, datteri, ananas, a -12%), a favore di “alternative” italiane. Anche per Confesercenti il 28% degli italiani riempirà cesti e piatti con prodotti locali e biologici.

Cambia anche la modalità di acquisto, più attenta e misurata. L’83% degli italiani oggi guarda alla convenienza, al miglior rapporto qualità/prezzo e questo premia i punti vendita più convenienti come i mercatini di Natale che si moltiplicano nelle città e nei luoghi turistici. Vanno in questo senso i mercati del contadino cosiddetti farmer’s market, ai quali dichiarano di partecipare in modo regolare oltre 7,2 milioni di italiani.

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