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“DOBBIAMO TORNARE AD AVERE UN RAPPORTO CON LA NATURA, CON LA TERRA. NON SOLO PER MANGIARE MA ANCHE PER RISCOPRIRE IL NOSTRO EMISFERO SPIRITUALE, EMOTIVO”: IPSE DIXIT L’ATTORE RICCARDO SCAMARCIO, NELLE “VESTI” DI AGRICOLTORE BIO NELLA SUA PUGLIA

“Dobbiamo tornare ad avere un rapporto con la natura, con la terra. Non solo per mangiare ma anche per riscoprire il nostro emisfero spirituale, emotivo”. Parola di uno degli attori più amati e famosi, Riccardo Scamarcio, dal convegno dedicato alla Nutraceutica, la scienza che studia gli effetti benefici del cibo sulla salute, “Il Banco Nutraceutico. Opportunità di crescita ed innovazione per l’economia toscana” di scena oggi alla Scuola Sant’Anna di Pisa. Dove Scamarcio, intervenuto nelle vesti di agricoltore bio di olio, nella sua terra, in Puglia, dove cura da tempo un pezzo di terra, si è presentato “non come esperto, bensì come amante dell’agricoltura di una volta, quella che coccolava le piante e le curava senza ricorrere all’uso di fitostimolatori e diserbanti per aumentare la produzione. Non sono uno scienziato - ha aggiunto - ma semmai sono qui per dare risalto, visibilità alla ricerca condotta dalla Scuola Sant’Anna che spiega come alcuni cibi possono in qualche modo integrare i farmaci nella cura delle persone”-

E a proposito della terra che coltiva in Puglia, “è il mio buen retiro - ha detto l’attore - ma anche un modo per riflettere su me stesso e non farmi risucchiare in questa sorta di rivoluzione antropologica che ci allontana dalle radici per catapultarci in un mondo mediatico e frenetico che alla fine rischia solo di spersonalizzarci. E poi il mio sogno da bambino era quello di fare l’attore o il contadino: riesco a fare entrambe le cose, quindi sono molto fortunato. Anche grazie a Gennaro, un signore settantenne che mi aiuta a curare la terra quando non posso farlo io direttamente”.

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