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CHI SI FERMA È PERDUTO. ECCO PERCHÉ ANCHE LE COOPERATIVE AGRICOLE ITALIANE VOGLIONO CONTINUARE AD INVESTIRE ANCHE, E SOPRATTUTTO, IN TEMPI DI CRISI. A DIRLO UN’INDAGINE DI NOMISMA SULLE PRIME 50 IMPRESE DI FEDAGRI-CONFCOOPERATIVE

Chi si ferma è perduto, soprattutto nelle difficoltà. Ecco perché anche le cooperative agricole italiane vogliono continuare ad investire anche, e soprattutto, in tempi di crisi. A dirlo un’indagine di Nomisma sulle prime 50 imprese di Fedagri-Confcooperative. Il 32% delle cooperative ha dichiarato infatti di aver aumentato i propri investimenti nel 2012 sul 2011, mentre il 41% li ha mantenute in linea con gli anni precedenti; il 27%, invece, ha ridotto il budget. “Si tratta - così ha commentato il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini - di numeri che confermano come le nostre cooperative, pur risentendo gli effetti della crisi, hanno compreso quanto sia fondamentale continuare a fare investimenti per non trovarsi indietro quando la crisi sarà passata”.
Tra i tipi di investimento, è netta la prevalenza delle immobilizzazioni materiali (impianti e macchinari) come principale destinazione degli investimenti, così come avviene in genere nel più ampio tessuto produttivo nazionale. Il 10% delle cooperative, invece, focalizza i propri sforzi soprattutto su investimenti per la formazione aziendale, il marketing e la promozione. Tra le tipologie di investimento realizzate nel 2012, spiccano anche il lancio di nuovi prodotti per accrescere la gamma, le riorganizzazioni aziendali, gli ammodernamenti dei sistemi gestionali ed informativi. Dall’indagine è emerso che oltre il 20% delle cooperative agroalimentari leader ha realizzato nel 2012 innovazioni di prodotto o innovazioni nella struttura organizzativa, mentre ancora più elevata è la quota di coloro che si è impegnata in innovazioni di processo.

La spesa per gli investimenti realizzati nel 2012 dalle 50 cooperative Fedagri intervistate raggiunge complessivamente una quota che è pari mediamente al 2,5% del fatturato.

E le prospettive per il 2013 restano di segno positivo: il 32% delle cooperative prevede di investire di più in innovazione sul 2012, su un 25% che prevede di ridurre le spese, ed un 43% che manterrà lo stesso budget.

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