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NATALE A TAVOLA CON GLI CHEF A “TRE STELLE”: ANNIE FÉOLDE (ENOTECA PINCHIORRI), ENRICO CRIPPA (PIAZZA DUOMO), NADIA SANTINI (DAL PESCATORE), HEINZ BECK (LA PERGOLA), ENRICO CEREA (DA VITTORIO) E MASSIMILIANO ALAJMO (LE CALANDRE)

Non Solo Vino
Massimiliano Alajmo

Natale non sarebbe Natale se non ci fossero i piatti della tradizione. Ma cosa porteranno in tavola i migliori chef d’Italia, i “tre stelle” Michelin? Per prima cosa, tra i 6 cuochi sentiti da WineNews, c’è chi trascorrerà le feste in famiglia e chi invece al ristorante (non a tavola, ma ai fornelli). Annie Féolde, la signora della cucina dell’“Enoteca Pinchiorri” di Firenze, come ogni anno tornerà nella sua Francia, “ma di francese a tavola ci saranno solo le ostriche, ormai le tradizioni italiane, a partire dal brodo di cappone, sono diventate le protagoniste del mio Natale”. Rimarrà a casa anche l’astro nascente dell’alta cucina tricolore, Enrico Crippa, chef del “Piazza Duomo” (Alba), “perché il Natale è giusto festeggiarlo in famiglia, per me come per la mia “brigata”. Da buon brianzolo, non mancheranno pancette, coppe, salami, e poi i sott’oli e i sottaceti di mia madre, il cappone freddo con la mostarda e i dolci fatti dalle mie cugine”. Nei piatti di Nadia e Antonio Santini di “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio (Mantova), invece, “si parte con una terrina di foie gras, per proseguire con tradizionalissimi Agnoli in brodo di gallina e gallina ripiena con mostarda di frutta”. Chi invece farà gli onori di casa lavorando è Heinz Beck, che ai clienti della Pergola del Cavalieri Hilton di Roma porterà, soprattutto, “tanto pesce, come le capesante su amaranto al mais nero con olio allo zenzero. Ma mi mancherà l’oca ripiena che facciamo tradizionalmente in Germania”. Anche Enrico Cerea del “Da Vittorio” (Brusaporto, Bergamo) rimarrà aperto, “e anche quest’anno, come sempre, non vedo l’ora che arrivi il momento delle tacchinelle ripiene di salame, fegatini, pane, mandorle e formaggio: una ricetta che la mia famiglia si tramanda da generazioni, e che a Natale avremo in menu”. Massimiliano Alajmo de “Le Calandre” (Rubano, Padova), invece, trascorrerà, come sempre, il pranzo di Natale con la famiglia ed il padre Erminio, ma questo non vuol dire che non si possano assaggiare i suoi piatti: “La Montecchia”, uno dei ristoranti della galassia Alajmo declinerà la tradizione a modo suo, dai ravioli al ragù d’anatra con burro all’arancia e pepe nero al “brodo d’oro”.

Buon appetito !

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