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“ALLARME AVANZI”: CIRCA MEZZO MILIARDO DI EURO IN CIBI E BEVANDE RIMASTI SULLE TAVOLE DELLE FESTE. MA IL 62% DELLE FAMIGLIE ITALIANE DICE NO AGLI SPRECHI E OPTA PER LA CUCINA DEGLI AVANZI CHE, IN TEMPI DI CRISI, TORNA DI MODA. PAROLA DI COLDIRETTI

Benvenuto 2013, anche il Capodanno è passato, ma se sulle tavole degli italiani è “allarme avanzi”, che si sa sono sempre un dispiacere, specialmente in questi tempi di crisi, a salvare dalla spazzatura il circa mezzo miliardo di euro in cibi e bevande avanzati dalle feste ci pensa la cucina degli avanzi, i cosiddetti piatti del giorno dopo, che a causa della difficile congiuntura economica sono tornati prepotentemente sulle tavole degli italiani: le famiglie hanno anche ridotto gli sprechi nella maggioranza del 62% utilizzando quello che avanza nei giorni successivi magari, secondo l’indagine Coldiretti/Swg, combinando altre ricette, dilettandosi fra polpette, polpettoni e tartare. Così Coldiretti alla fine delle feste di Capodanno nel sottolineare che con la crisi più di 7 italiani su 10 (71%) hanno trascorso a casa il cenone, anche seguendo i programmi televisivi che hanno avuto un ascolto record.

Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce, dunque, sono un’ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare, continua la Coldiretti, un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un ottimo “torrone” mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. Recuperare il cibo è una scelta che, continua la Coldiretti, fa bene all’economia e all’ambiente anche con una minore produzione di rifiuti. Per il tradizionale appuntamento di fine anno con la tavola gli italiani, conclude la Coldiretti, hanno speso quasi 2 miliardi di euro, il 3% in meno sul 2011. Con il Capodanno si stima che, continua Coldiretti, siano state stappate almeno 80 milioni di bottiglie di spumante, per una spesa complessiva di 600 milioni di euro. Ma nella notte più lunga dell’anno sono stati consumati anche 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con un aumento dell’8% sul 2011, serviti assieme a 10 milioni di chili di lenticchie, “chiamate” secondo tradizione a portar fortuna, vista anche la situazione difficile che vive il Paese. Addirittura cento milioni, conclude la Coldiretti, i chili di panettoni e pandori consumati nelle feste di fine anno, da quelli tradizionali fino alle novità proposte direttamente dalle imprese agricole come i dolci all’olio o alle visciole.

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