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BIOLOGICO IN EUROPA OGM FREE? A SCIOGLIERE IL DILEMMA SARANNO I 500 MILIONI DI CITTADINI EUROPEI: IL COMMISSARIO UE ALL’AGRICOLTURA DACIAN CIOLOS LANCIA UNA CONSULTAZIONE ON LINE APERTA A TUTTI PER MIGLIORARE LA PRODUZIONE BIOLOGICA IN EUROPA

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Dacian Ciolos

Biologico in Europa Ogm free? Questo è il dilemma, e a scioglierlo ci penseranno i 500 milioni di cittadini europei: il commissario Ue all’Agricoltura Dacian Ciolos ha infatti lanciato oggi una consultazione on line aperta a tutti per conoscere l’opinione dei consumatori Ue su come migliorare la produzione biologica in Europa. Dall’interrogativo se “la presenza accidentale di Ogm da indicare sull’etichetta deve essere inferiore a quella dei prodotti tradizionali” fino alla domanda “se sono disposti a pagare di più in cambio dell’abbassamento della soglia di Ogm da indicare sulle etichette”, “l’obiettivo è importante - spiega Ciolos - si tratta di alimentare la riflessione in vista del varo entro la fine dell’anno da parte della Commissione Ue, sia di un nuovo piano d’azione europeo per rilanciare il settore (quello precedente risale al 2004), sia di nuove proposte di regolamento per un rinnovato quadro politico e giuridico per l’agricoltura biologica in Europa. Per rispondere alle domande, in tutte le lingue, c’è tempo fino al 15 aprile (su http://ec.europa.eu/).
I risultati della consultazione rischiano di riaprire il “vaso di Pandora” sull’utilizzo degli Organismi Geneticamente Modificati in Europa e sulla coesistenza tra terreni a produzione Ogm e quelli a produzione agricola convenzionale. Con le leggi attualmente in vigore, infatti, per tutti i tipi di produzione agricola non è necessario indicare l’eventuale presenza di Ogm sull’etichetta se essi rappresentare meno dello 0,9% del prodotto.
“Questo è un buon momento - spiega Ciolos - per sottolineare il nostro impegno verso i più alti standard per la produzione biologica e di rivedere le nostre regole ove necessario, al fine di vedere come creare le migliori condizioni possibili per favorire lo sviluppo della produzione biologica in Europa”. L’Italia è particolarmente interessata all’iniziativa essendo al secondo posto nell’Ue per terreni agricoli completamente riconvertiti al biologico e per le nuove opportunità che si aprono ai produttori sia sul mercato europeo come su quello internazionale. Le future proposte potranno essere varate nel 2014 nei semestri di presidenza lituana o italiana dell’Ue.

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