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SE L’ORIGINE DI MOLTI PIATTI DELLA TRADIZIONE QUELLA DEL TIRAMISU’ E’ DIMOSTRATA: NATO A TREVISO POCHI DECENNI FA E DIVENTATO PRESTO IL DOLCE AL CUCCHIAIO PIU’ AMATO AL MONDO, SARA’ CELEBRATO DOMANI DALLA “GIORNATA MONDIALE DEL TIRAMISÙ”

Non Solo Vino
Il tiramisù, il dolce al cucchiaio più amato al mondo

In cucina l’origine dei piatti della tradizione si perde spesso in un passato difficile da dimostrare, che spesso sconfina nella “leggenda”. Non è così per il tiramisù, il dolce più amato, mangiato, copiato e rappresentativo della cucina italiana, nello Stivale come all’estero (nei siti internet cinesi la parola “tiramisù” compare 14 milioni di volte), nato meno di mezzo secolo fa a Treviso dall’intuizione di Ada Campeol, proprietaria, all’epoca, del ristorante “Alle Beccherie”, nel cuore della città, e del giovanissimo cuoco Roberto “Loli” Linguanotto. La signora Ada creò il “Tiramesù”, poi italianizzato in tiramisù, quando stava allattando il figlio, come “energetico”, componendo in un “unicum” perfetto ed equilibrato ingredienti sostanziosi già consumati per dare forza, come lo “sbatudin” (l’uovo sbattuto), i savoiardi con il caffè, il mascarpone e, per celebrarlo, nasce la “Giornata Mondiale del Tiramisù”, che domani riaffermerà con fierezza l’origine veneta del dolce al cucchiaio più famoso del pianeta, perché “tutte le grandi pietanze sono figlie dell’inventiva e del territorio”, come ricorda l’assessore al turismo del Veneto, Marini Finozzi, ideatore della celebrazione.

“È grazie alle tante invenzioni più sagge che segrete, dove il primo ingrediente è la passione e il secondo è il buon gusto, che l’enogastronomia veneta - continua l’assessore Finozzi - si è fatta strada tra le migliori dei cinque Continenti, e collabora al successo turistico del Veneto, con i suoi 63 milioni di pernottamenti, dei quali circa il 62% generati da ospiti stranieri, che “tiene” in un settore che ha conosciuto nel 2012 un crollo di presenze in quasi tutto il resto d’Italia”.

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