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INIZIO 2013 NEL SEGNO DELLA CRISI, MA LA TAVOLA RESISTE. LA SPESA ALIMENTARE È SUL PODIO DELLE VOCI DIFFICILI DA TAGLIARE, SOLO IL 51% DEGLI ITALIANI È DISPOSTO A RIDURLA. BAD NEWS PER IL TURISMO, IL 66% POTREBBE RIVEDERE LE VACANZE. COSÌ COLDIRETTI

Un 2013 iniziato ancora nel segno della crisi, che si fa sentire e che picchia sui consumatori, sempre più propensi alle rinunce dettate dalla recessione. Ma la tavola resiste, con solo il 51% degli italiani disposto a ridurre qualche spesa alimentare, che, insieme alla salute, sale sul podio delle voci più difficili da tagliare. Brutte notizie invece per il turismo, con il 66% degli italiani pronto a rivedere le proprie vacanze, per il tempo libero e per l’abbigliamento. Parola di uno studio della Coldiretti sull’impatto della crisi nei diversi comparti del made in Italy sulla base di un’indagine Deloitte.
Gli effetti negativi della crisi, sottolinea la Coldiretti, si fanno sentire come nel settore turistico con il 66% degli italiani che è pronto a rivedere le proprie vacanze, mentre solo il 51% è disposto a ridurre qualche spesa alimentare o per la salute (49%) che si classificano come le voci più difficili da tagliare. Ma la crisi si fa sentire anche su altri settori dell’economia e sul podio delle rinunce salgono, secondo la Coldiretti, le spese per l’abbigliamento che quasi 3 italiani su 4 sono disposti a tagliare (74%), i divertimenti ai quali il 72% è pronto a dire addio e gli acquisti tecnologici che verranno ridotti da ben il 71% dei cittadini.
Si tratta di un risultato che, conclude la Coldiretti, è il frutto delle aspettative negative sull’andamento del potere d’acquisto nel 2013 per il quale ben il 48% dei consumatori italiani si considera preoccupato e mantiene una visione negativa (contro il 34% della media europea), mentre solo l’8% pensa che la propria capacità di spesa migliorerà (contro il 19% della media europea).

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