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IN ITALIA C’È UNA INCHIESTA AMBIENTALE OGNI 4 GIORNI: NEGLI ULTIMI 2 ANNI SONO STATE 297 LE PERSONE ARRESTATE E DENUNCIATE E I SEQUESTRI ARRIVANO A SUPERARE I 560 MILIONI DI EURO. A DIRLO IL RAPPORTO “MERCATI ILLEGALI” DI LEGAMBIENTE E POLIECO

L’Italia è coinvolta in un’inchiesta ambientale ogni 4 giorni. Negli ultimi 2 anni sono state 297 le persone arrestate e denunciate e i sequestri sono arrivati a superare i 560 milioni di euro. Questi alcuni dei dati che emergono dal rapporto “Mercati illegali”, presentato oggi da Legambiente e Polieco (Consorzio per il riciclaggio dei rifiuti dei beni a base di polietilene), sui traffici illeciti di rifiuti, merci contraffatte, prodotti agroalimentari e specie animali in cui si mette in luce la “globalizzazione in nero” tra Italia, Europa e resto del mondo.

Le aziende sequestrate sono state 35, mentre le indagini internazionali che hanno riguardato il nostro Paese 163 (68% merci contraffatte e specie protette, 23% rifiuti, 9% frodi agroalimentari). Il report offre un’analisi delle “trame criminali”, parlando di “sovrapposizione” del mercato nero a quello legale, il quale cresce a una “velocità supersonica”. I traffici illegali si sono mossi soprattutto via mare (dove viaggia l’81% dei business illegali a livello globale). I porti italiani di destinazione di questi traffici si rintracciano per 72 volte e per 50 volte come zone di partenza (Ancona in testa, seguito da Bari, Civitavecchia, Venezia, Napoli, Gioia Tauro, La Spezia, Salerno). Il Paese più coinvolto è la Cina, segue la Grecia, l’Albania, il nord Africa, il Medio Oriente, e la Turchia. Per il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, serve “prevenzione per stroncare questi mercati illegali”; l’augurio è che “il prossimo Parlamento introduca nel codice penale i delitti contro l’ambiente”. È necessario, dice Enrico Bobbio, presidente di Polieco, “perseguire l’obiettivo di sburocratizzazione delle norme che regolano la gestione dei rifiuti per favorire il riciclo di qualità made in Italy e la filiera corta”. Legambiente e Polieco avanzano 10 proposte per l’Agenda “ambiente e legalità” per la prossima legislatura, tra cui sanzioni più efficaci e maggiori controlli.

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