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NESTLÈ RITIRA DA SCAFFALI ITALIANI E SPAGNOLI RAVIOLI E TORTELLINI BUITONI: RINVENUTE TRACCE DI CARNE DI CAVALLO PARI ALL’1%. NESTLÈ SI SCUSA CON I CONSUMATORI: “NON CI SONO PROBLEMI DI SICUREZZA ALIMENTARE”. CODACONS: “L’EFSA ANDREBBE CHIUSA SUBITO”

Non Solo Vino

Nestlè ritira dagli scaffali italiani e spagnoli ravioli e tortellini di manzo Buitoni, società che fa capo al colosso alimentare, e si scusa con i consumatori. Una decisione presa dopo che sono state rinvenute tracce di Dna di carne di cavallo pari all’1%. Informate le autorità dell’esito degli esami, Nestlè rassicura: “non ci sono problemi di sicurezza alimentare”. Per Carlo Rienzi, presidente Codacons, “la notizia sulla Nestlè conferma, che l’Efsa (European Food Safety Authority) andrebbe chiusa subito”.

I prodotti ritirati saranno sostituiti con altri che i test “confermeranno essere al 100% di manzo”, sottolinea Nestlè, intanto “sono state sospese tutte le consegne di prodotti finiti con manzo della tedesca H. J. Schypke, società che lavora per uno dei nostri fornitori. Stiamo rafforzando i controlli di qualità con nuovi test. Assicurare la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti è stata sempre una priorità per Nestlè. Ci scusiamo con i consumatori e assicuriamo che le azioni prese per far fronte a questo problema si tradurranno in più alti standard e in una rafforzata tracciabilità”, aggiunge Nestlè, precisando che saranno ritirate dalla vendita anche le “Lasagnes a la Bolognaise Gourmandes” prodotte in Francia. Il dilagare dello scandalo della carne di cavallo in hamburger e lasagna ha spinto l’Unione Europa a scendere in campo ed approvare una raffica di test su carne di manzo per verificarne la composizione. Test rispetto ai quali l’Italia, primo consumatore di cavallo in Europa, si è espressa contrariamente. L’unico Paese europeo a farlo. Opposto l’atteggiamento della Germania che, riporta il “Financial Times”, seguirà un piano in dieci punti che va al di là di quanto stabilito a Bruxelles per verificare l’eventuale presenza di altri additivi non dichiarati. Nel frattempo l’industria degli hamburger risente della crisi: nella settimana che si è chiusa il 2 febbraio le vendite di hamburger congelati in Inghilterra, dove la crisi è scoppiata, sono crollate del 40% e due terzi degli inglesi si sono detti contrari ad acquistare carne surgelata in futuro (dati Nielsen).

“In Italia in particolare - spiega Carlo Rienzi - ma anche nel resto d’Europa, non esiste alcun efficace strumento di controllo sugli alimenti a tutela dei consumatori. L’ultima notizia sulla Nestlè conferma, fra l’altro, che l’autorità europea di Parma, l’Efsa andrebbe chiusa subito perché costa fior fior di quattrini ai contribuenti italiani e non fa assolutamente nulla. Anche per questo in questi giorni denunceremo l’autorità alla magistratura. La soluzione che propone il Codacons - conclude il presidente - alla quale stiamo già lavorando con un team di ricerca americano, è quella di mettere in piedi un sistema di tracciabilità totale dei prodotti alimentari, che attraverso un codice a barre esposto sulle confezioni degli alimenti, permetta di sapere tutto sulla provenienza del cibo, su cosa ha mangiato l’animale, dove l’ha mangiato e su qualsiasi altra informazione utile”.

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