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TROPPI ANTIBIOTICI NEI POLLI, E IL COLOSS DEL FAST FOOD KENTUCKY FRIED CHICKEN (190.000 DIPENDENTI E UN FATTURATO DI 9,5 MILIARDI DI DOLLARI NEL 2012) “TAGLIA” PIÙ DI 1.000 AZIENDE FORNITRICI IN CINA. “QUALITÀ AL PRIMO POSTO, RAFFORZEREMO CONTROLLI”

Mentre scoppiano piccoli e grandi scandali alimentari in tutto il mondo, dall’ormai celeberrimo caso della carne di cavallo alle “false” o presunte tali uova biologiche in Germania, dalla carne di maiale trovata nei preparati per Kebab (“piatto” islamico che vede quindi vietata la carne di suino) in Svizzera alla carne di asino negli hamburger in Sudafrica, le aziende prendono le contromisure. Come la catena di fast food americana Kentucky Fried Chicken, colosso da oltre 190.000 dipendenti in tutto il mondo ed un fatturato, nel 2012, di 9,5 miliardi di dollari, che ha annunciato di aver eliminato più di 1.000 aziende dalla sua rete di fornitori in Cina, dopo uno scandalo che ha coinvolto il pollame proveniente da questo paese in cui sono state rinvenute elevate concentrazioni di antibiotici. Lo scandalo, scoppiato nel mese di dicembre, ha causato un calo delle vendite del 6% nel quarto trimestre 2012 del marchio Yum!, la società madre di “Kfc”, superiore al calo del 4% inizialmente stimato. Kfc, che ha più di 4.000 ristoranti in Cina, ha dichiarato che non si rifornirà più da aziende agricole a rischio, migliorerà il controllo dei suoi fornitori e rafforzerà i controlli. “Fornire ai clienti pollame di qualità migliore e più sicuro sarà sempre la nostra priorità numero uno”, ha detto Sam Su, presidente di Yum! in Cina. “Vogliamo affrontare la questione il più presto possibile”.

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