FATTORIE DIDATTICHE, ORTI SOCIALI, AGRINIDI E CENTRI PER ANZIANI O PER L’INFANZIA IMMERSI NEL VERDE DEI CAMPI SONO GIÀ REALTÀ, E SE CI FOSSE UNA LEGGE A SOSTEGNO DELLA FUNZIONE SOCIALE DELLA TERRA E ATTIVITÀ AGRICOLA? ECCO L’ULTIMA TROVATA DEL VENETO

Fattorie didattiche, orti sociali, agri-nidi e centri per anziani o per l’infanzia immersi nel verde dei campi, tra frutteti da coltivare e animali da cortile da accudire sono già una realtà da Nord a Sud del Belpaese, e non solo, con esempi virtuosi e sfiziosi da tutto il mondo. E in Veneto, dove sono già un centinaio le imprese “pilota” che stanno sperimentando questa nuova forma di sviluppo dell’agricoltura, che coniuga recupero della tradizione e nuovo welfare, arriva a sostegno della funzione sociale della terra e dell’attività agricola la proposta di legge, caldeggiata dalla Coldiretti e depositata in Consiglio per iniziativa di 35 consiglieri di maggioranza e di opposizione, primo firmatario il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato.

“Il Veneto non è la prima regione in Italia a legiferare in materia di fattorie sociali e didattiche - spiega Ruffato - ma l’idea innovativa della nostra iniziativa legislativa è sostenere lo sviluppo di queste attività a forte valenza sociale prevedendo una serie di agevolazioni, dalla concessione in uso di beni regionali all’impegno a distribuirne i prodotti alimentari nelle mense gestite da enti pubblici”. La proposta di legge prevede anche il ricorso ai cofinanziamenti dei fondi comunitari per valorizzare attività agricole tradizionali come strumento di socializzazione, integrazione e rieducazione nei confronti di minori, anziani, tossicodipendenti, ex detenuti, persone con problemi psichici.